L'anno che vorrei, la stella social Marco Del Castello: «I reatini siano più educati quando prendono il treno»

Piazza San Rufo
di Sabrina Vecchi
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Venerdì 6 Gennaio 2023, 00:10

RIETI - «Il Messaggero ha una storia gloriosa: perché macchiarla dando spazio ai deliri di un Carneade come me? Sarebbe il vostro 11 settembre». L’ultima delle “voci dalla città” che interpelliamo è quella di Marco Del Castello - per tutti Marco Del Catasto - opinionista ironico ed istrionico che risponde così alla nostra proposta di intervista. 
Marco, dacci una tua biografia per i nostri lettori... 
«Non rivelo la mia età, né lo stato di famiglia, tanto meno la mia professione e residenza. Chiedo senza alcuna malizia, cosa dobbiamo fare?». 
Intanto, puoi iniziare ad inviarmi una tua foto, come abbiamo fatto con tutte le “voci dalla città” che ti hanno preceduto... 
«Non me ne volere, non essendo un adone evito da decenni di farmi fotografare con la stessa perizia con la quale Silvio Berlusconi evita i tribunali. Credo ci siano in giro più foto di Matteo Messina Denaro che del sottoscritto». 
Un personaggio reatino che si è distinto in positivo e uno in negativo durante l’anno? 
«In positivo sicuramente Stefano Meloccaro perché, malgrado il grave errore di avermi dato spazio una volta su Sky Sport e per qualche anno su radio m2o, sta, meritandolo pienamente, facendo una bellissima carriera. In negativo, sempre Stefano Meloccaro, perché la maglietta con il logo m2o che mi ha regalato mi va stretta. È stato imperdonabile aver sottovalutato la mia pinguedine». 
E se vogliamo invece parlare di due donne? 
«Grande ammirazione per la mia dietologa, perché è rassicurante vedere che c’è gente che crede ancora nei miracoli. In negativo, sempre la mia dietologa perché inizio ad avere il sospetto che faccia finta di credere ai miracoli solo perché la pago». 
Sei un noto appassionato di sport. Cosa ricordiamo di buono e di non buono del 2022? 
«Per quanto riguarda il panorama nazionale il lato positivo sicuramente da notare è che noi tifosi della Juventus non siamo ancora stati arrestati. Il lato più spiacevole è che lo faranno senz’altro nel 2023. A Rieti invece di positivo c’è il fatto che la nostra provincia abbia ospitato i campionati mondiali di wakeboard. Di negativo c’è che nessuno ha capito di cosa si tratti». 
Marco, cosa auguri di buono alla tua città per l’anno che abbiamo appena accolto? 
«Mah, sicuramente un bell’augurio potrebbe essere che il nuovo vescovo di Rieti si porti dietro una donna bella e sexy come la Rachel Ward di “Uccelli di rovo”». 
Abbiamo appena passato le feste di Natale, c’è stato un bel regalo che hai ricevuto, oppure uno che avresti voluto e non è arrivato? 
«Essendo un noto taccagno e un asociale non faccio né ricevo regali. Il fatto che mio padre non mi abbia, seppur molto tentato, ancora cacciato di casa non è un regalo ma un autentico mistero». 
Per quanto riguarda la città di Rieti, quale evento possiamo contrassegnare come non bello dell’anno scorso? 
«Come dimenticare il nostro sindaco che fa serata facendo arrabbiare la moglie. Tra l’altro non riesco a tollerare che il sindaco, quando va a fare serata, forse per motivi politici, non mi chiami mai. E il fatto che non abbiano ancora abbattuto la caciotta a piazza San Rufo, dove lo mettiamo?». 
Tutti facciamo bilanci ed abbiamo desideri quando salutiamo un nuovo anno. Qual è il desiderio di Marco Del Castello per il 2023? 
«Le concorrenti di Miss Italia dicono sempre “La pace nel mondo”, io che odio ogni forma di razzismo e sono un grande estimatore di Lino Banfi dico “La pece nel mondo”». 
Per l’anno nuovo vorresti che i reatini siano… 
«Il buon auspicio è che i reatini siano più educati e rispettosi quando in massa prendono il treno che, grazie a Rositani, li porta dalla nostra città a Roma».

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