Il sequestro è stato effettuato dai carabinieri forestali del raggruppamento Cites in due località in provincia di Rieti e a Roma, in seguito alle segnalazioni dei ricercatori di Ornis Italica e dei volontari della Lipu. È stato il Centro recupero della Lipu a Roma a farsi carico nei giorni scorsi della cura degli uccelli e della loro liberazione, decisa in modo rapidissimo per limitare lo stress ai soggetti sequestrati.
Grazie dunque al via libera della procura della Repubblica presso il tribunale di Civitavecchia, buona parte degli esemplari sequestrati è stata riportata, alla presenza dei carabinieri forestali del comando di Vejano, nei pressi dei nidi dove gli esemplari erano stati rapiti: presto potranno ricongiungersi con esemplari adulti della loro stessa specie. Per tre lucherini del contingente sequestrato le porte delle gabbie si apriranno entro pochi giorni, mentre per una giovane taccola «imprintata» occorrerà aspettare il mese di settembre.
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