RIETI - Ampiamente collaborativo, ha risposto a tutte le domande del Gip il 44enne ristoratore reatino A.B., in carcere per un’ordinanza di custodia cautelare con l’ipotesi di reato di vendita di sostanze stupefacenti e ricettazione di medicinali a effetto anabolizzante di provenienza illecita. Interrogatorio di garanzia del reatino che - assistito dal legale di fiducia, Filippo Carotti - ha risposto alle domande del giudice Pierfrancesco de Angelis in maniera collaborativa, chiarendo la propria posizione e i rapporti con il bodybuilder che da Reggio Calabria avrebbe inviato pacchi con sostanze proibite. Nell’interrogatorio l’indagato ha fornito elementi di chiarezza sugli addebiti contestati, per fare luce sui fatti che lo hanno visto finire al centro dell’indagine condotta dalla IV Sezione della Squadra mobile di Rieti. Al momento il 44enne rimane nel carcere di Vazia, in attesa dell’esito dell’istanza di revoca della misura restrittiva o di un’attenuazione della stessa presentata dal legale, su cui il giudice si è riservato per la decisione.
Reggio Calabria
Intanto a Reggio Calabria è stato ascoltato il 55enne bodybuilder reggino, F.M., anche lui destinatario di ordinanza di custodia cautelare in quanto ritenuto responsabile, in concorso con il reatino, degli stessi reati.