Passo Corese, Amazon: lavoro per i profughi dall'Ucraina

Amazon Passo Corese (Archivio)
di Raffaella Di Claudio
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Martedì 15 Marzo 2022, 00:10

RIETI - Anche le aziende del polo della logistica di Passo Corese, centro di distribuzione Amazon in testa, vogliono giocare un ruolo attivo nell’accoglienza dei profughi ucraini. Si parte da iniziative a sostegno delle realtà locali più prossime, e quindi alle persone che hanno trovato rifugio nel comune di Fara Sabina, dove, dal 5 marzo a oggi sono giunti circa 50 profughi. Lo scorso fine settimana il sindaco farense, Roberta Cuneo, ha avuto diversi contatti con le aziende del polo e con il colosso dell’e-commerce, raccogliendo le disponibilità a sostenere sia le famiglie e le strutture ospitanti sia le persone in fuga dalla guerra. In tal senso, con il coinvolgimento del centro per l’impiego, sono al vaglio soluzioni per riuscire a inserire, nelle varie aziende del polo, le donne che vogliano intraprendere un percorso lavorativo. Del resto, Amazon sin dall’inizio si è messo in prima linea per sostenere la popolazione ucraina e le attività delle associazioni di volontariato che stanno prestando gli aiuti. 
«Nelle ultime settimane come azienda ci siamo attivati per aiutare al nostro meglio le persone colpite dal conflitto – spiegano dalla multinazionale -. Abbiamo donato 5 milioni di dollari per sostenere gli sforzi umanitari a favore delle organizzazioni che stanno fornendo un supporto essenziale sul campo, tra cui Unicef, Unhcr, World Food Program, Croce rossa, Polska Akcja Humanitarna e Save the Children. Abbiamo inoltre annunciato la creazione, insieme a Save the Children, di una lista dei desideri che include prodotti che i clienti italiani possono donare dalla pagina dedicata su Amazon.it. Dall’8 di marzo abbiamo sospeso la spedizione di prodotti al dettaglio ai clienti basati in Russia e Bielorussia e non accetteremo più nuovi clienti Aws da Russia e Bielorussia, né partner di vendita Amazon. Sospendiamo inoltre l’accesso a Prime Video per i clienti con sede in Russia e non accetteremo più ordini per New World, l’unico videogioco che vendiamo direttamente in Russia. A differenza di altre aziende di tecnologia statunitensi, Amazon e Aws non hanno data center, infrastrutture o uffici in Russia e non facciamo affari con il governo russo, per scelta, da molto tempo».

Prossimi appuntamenti. A Fara Sabina, intanto, quella che si è appena aperta sarà una settimana impegnativa, in cui il sindaco Roberta Cuneo e il vicesindaco Simone Fratini, delegato ai Servizi sociali, terranno una serie di incontri per pianificare, in termini di servizi da erogare, l’accoglienza dei cittadini dall'Ucraina già a arrivati a Fara Sabina: in continua crescita. «Stiamo cercando di organizzare – commenta Cuneo – l’integrazione di tutte le persone arrivate sul territorio.

Nella prima settimana ci siamo limitati ad aprire il nostro Comune a loro, ora dobbiamo mettere in piedi un sistema di inserimento nella società che possa permettere loro di integrarsi e di ricostruire la loro quotidianità. Incontreremo le persone accolte finora, il dirigente dell’istituto comprensivo Fara Sabina per mettere a punto un calendario di inserimento nei vari plessi delle frazioni dei bambini, le famiglie che in alcuni casi ospitano questi nuclei, le associazioni, anche sportive, e la Caritas».

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