Amatrice, il sindaco Palombini:
"Commissario esca da isolamento
e si rapporti con istituzioni locali"

Amatrice
di Fabio Calcioli
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Sabato 15 Dicembre 2018, 13:25
RIETI - Dopo l'allarme lanciato dal sindaco di Accumoli Stefano Petrucci anche il primo cittadino amatriciano Filippo Palombini esprime la sua preoccupazione rispetto alla situazione dei dipendenti comunali assunti ai sensi dell'articolo 50 bis del decreto legge 189 del 2016, ossia per le necessità post sisma :"Sono concorde con le preoccupazioni espresse dal sindaco di Accumoli Petrucci circa le difficoltà finanziarie dei Comuni del cratere., Oggi i nostri bilanci sono di puro trasferimento e di rendicontazione, essendo sospesi i pagamenti di tutte le imposte comunali. E i Comuni sono gravati da un immenso lavoro di rendicontazione sia delle spese ordinarie sia, e soprattutto, delle spese straordinarie per il sisma, per assistenza alla popolazione, per interventi e servizi. Rendicontazioni che pagano i ritardi di strutture sottodimensionate come più volte è stato sottolineato., Chiesi l'immediato rinnovo dei contratti a termine e posi il problema dei segretari comunali come primo atto al Commissario appena insediato. E non è stato fatto.
Per questo resto basito dal commento del Commissario in risposta alle problematiche che gli sono state evidenziate, egli sembra non rendersi conto affatto dei problemi dei Comuni e si è chiuso a riccio dentro la sua struttura, abbracciato alle regole e procedure, spesso farraginose, e si allontana sempre più dagli effettivi problemi dei territori. 
“Petrucci mi poteva chiamare”? Ma la promessa di essere presente e andare personalmente dai Sindaci a constatare di persona i problemi? Per quanto mi risulta ad Amatrice il Commissario è venuto una volta sola, a pranzo con i suoi amici, senza di me. Per il resto, non risponde nemmeno alle lettere e alle richieste e, se prende decisioni su Amatrice, le prende senza nemmeno consultarmi. E all'inaugurazione del processo partecipativo sulla ricostruzione di Amatrice del 28 novembre scorso, alla presenza di quasi tutte le istituzioni e della nostra gente, il Commissario – che era stato invitato -non si è degnato nemmeno di mandare una comunicazione o un suo rappresentante. Come se non fosse una cosa che lo riguardasse.
Ho scritto al Presidente Conte, ai Vicepresidenti Di Maio e Salvini e al sottosegretario Crimi perché chiariscano una volta per tutte quale ruolo ritengano che debbano avere i Sindaci nel processo di ricostruzione, e quale debba essere il loro rapporto con il Commissario. In mancanza di chiare indicazioni io, e gli altri Sindaci, amareggiati come me e che sto sentendo in questi giorni, saremo costretti a compiere atti straordinari di protesta per i nostri territori e la nostra gente, che non merita questo trattamento."
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