Per questo resto basito dal commento del Commissario in risposta alle problematiche che gli sono state evidenziate, egli sembra non rendersi conto affatto dei problemi dei Comuni e si è chiuso a riccio dentro la sua struttura, abbracciato alle regole e procedure, spesso farraginose, e si allontana sempre più dagli effettivi problemi dei territori.
“Petrucci mi poteva chiamare”? Ma la promessa di essere presente e andare personalmente dai Sindaci a constatare di persona i problemi? Per quanto mi risulta ad Amatrice il Commissario è venuto una volta sola, a pranzo con i suoi amici, senza di me. Per il resto, non risponde nemmeno alle lettere e alle richieste e, se prende decisioni su Amatrice, le prende senza nemmeno consultarmi. E all'inaugurazione del processo partecipativo sulla ricostruzione di Amatrice del 28 novembre scorso, alla presenza di quasi tutte le istituzioni e della nostra gente, il Commissario – che era stato invitato -non si è degnato nemmeno di mandare una comunicazione o un suo rappresentante. Come se non fosse una cosa che lo riguardasse.
Ho scritto al Presidente Conte, ai Vicepresidenti Di Maio e Salvini e al sottosegretario Crimi perché chiariscano una volta per tutte quale ruolo ritengano che debbano avere i Sindaci nel processo di ricostruzione, e quale debba essere il loro rapporto con il Commissario. In mancanza di chiare indicazioni io, e gli altri Sindaci, amareggiati come me e che sto sentendo in questi giorni, saremo costretti a compiere atti straordinari di protesta per i nostri territori e la nostra gente, che non merita questo trattamento."
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