I diritti dei bambini protagonisti dei libri dell'avvocatessa Alessandra Tilli

Alessandra Tilli
di Lorenzo Quirini
2 Minuti di Lettura
Sabato 20 Novembre 2021, 13:14

RIETI - Preparare ai bambini una realtà in cui possano sognare tutti i futuri possibili. Questo l’imperativo da tenere a mente, in particolare oggi, nella Giornata Internazionale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Un impegno che sta particolarmente a cuore all’avvocatessa reatina Alessandra Tilli, attiva da anni nella divulgazione dei diritti dei più piccoli, anche attraverso i suoi libri. Tra questi spicca “Bebè nel mondo che vorrei”, un lavoro che la Tilli ha messo al servizio dell’istruzione e che oggi è alla base del programma di educazione civica nelle scuole dell’infanzia e primaria.

Un libro scritto su misura per i piccoli lettori e che vede l’appoggio della Fondazione dell’Avvocatura Italiana ma anche l’interesse di diverse realtà istituzionali ed artistiche. Pare infatti che la storia ideata dalla Tilli, che racconta i diritti dei bambini attraverso le vicende di una famiglia di mucche, non sia destinata a rimanere solo sulla carta: già pronto l’adattamento teatrale del libro, realizzato dalla compagnia fiorentina “Attori & Convenuti” composta da giuristi, col patrocinio della diocesi di Rieti e del dipartimento di Scienze Giuridiche e della facoltà di Giurisprudenza di Unifi. «Lo spettacolo sarebbe dovuto andare in scena in questi giorni, in occasione della giornata per i diritti dei bambini – racconta Tilli – Tuttavia il rialzo dei contagi da covid ce lo ha impedito.

L’appuntamento è però solo rimandato».

Un’iniziativa a cui si aggiungono anche altri lavori, sempre derivanti dalla penna dell’avvocatessa reatina. È infatti in fase di pubblicazione la collana “Diritti e Attenti”, anch’essa incentrata sui diritti dei bambini e rivolta ai piccoli lettori. Un progetto che complessivamente comprende 6 storie, ma di cui al momento sono disponibili, online e in libreria, solo le prime 2. Tra queste spicca in particolare “Il cucciolo senza nome”, che attraverso le peripezie di una famiglia di delfini, tocca anche il problema dell’immigrazione e il diritto all’identità.

«La cultura del diritto va difesa e diffusa – conclude Tilli – è importante che anche i più piccoli abbiano consapevolezza dei loro diritti, affinché possano essere i protagonisti del loro futuro».

© RIPRODUZIONE RISERVATA