Rieti, al via «Posterremoto»,
l'obiettivo è avvicinare i produttori
agroalimentari ai consumatori
e ai turisti che scelgono la provincia

Rieti, al via «Posterremoto», l'obiettivo è avvicinare i produttori agroalimentari ai consumatori e ai turisti che scelgono la provincia
di Fabiana Battisti
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Domenica 17 Giugno 2018, 20:51
RIETI - Sanare le spaccature e l'isolamento di un territorio è la vocazione del progetto «Posterremoto» presentato a "Le Tre Porte". Avvicinare due mondi, quello dei produttori agroalimentari del “cratere” e quello dei consumatori e turisti consapevoli, è il proposito essenziale di un marketing etico che allarga la rete di chi acquista e rilancia la qualità dei prodotti delle piccole imprese, realizzati in cornici naturalistiche incontaminate.

Nato nell'ambito del bando Caritas “Ripartiamo insieme”, il progetto è stato sviluppato dalle associazioni Postribù e “Il Sorriso di Filippo", in collaborazione con l’associazione Animaeacqua, Deafal Ong (Agricoltura organica e rigenerativa, pascolamento razionale), Tularù (Centro di produzione sostenibile). Tanti i sogni, le speranze, le esperienze e le ricette antiche raccontate nel corso nell'incontro dai prodotturi intervenuti per presentarsi e far degustare al pubblico i propri prodotti. Uno salto in avanti necessario quello compiuto dal reatino con il progetto, secondo Tularù, che di fatto già è entrato nella fase operativa degli ordini dei primi produttori aderenti.

Come sottolineato dalla presidente di PostTribù, Giorgia Brugnerotto, c'è la volontà di pianificare con i produttori sostenibilità e acquisti periodici sul lungo termine a livello locale. Nel work in progess necessario della fase inziale, il coordinatore Pablo de Paola ha ricordato quanto in realtà non sia il marchio la garanzia della produzione sostenibile «ma il rapporto umano, il fare uno sforzo per comprendersi tra produttori, prezzi e casisti».

"Posterremoto" prevede infatti la possibilità di entrare in una rete di consumatori solidali acquistando direttamente dalle aziende terremotate, partecipando ad ordini con consegna dei prodotti su Rieti e non, grazie alla collaborazione con la rete dei Gruppi di acquisto di tutta Italia. Tra questi c'è il gas reatino "Gastribù" che sta svolgendo un ruolo attivo nel dare ai produttori feedback importanti per consolidare sempre più il rapporto tra chi realizza e chi “porta in tavola”, continuum con la rete Gas nazionale del '99 «un gruppo di persone decide di incontrarsi per riflettere sui propri consumi e per acquistare prodotti di uso comune, utilizzando come criterio guida il concetto di giustizia e solidarietà».

Ma il progetto non mira solo alla tutela agroalimentare delle zone del "cratere", in parallelo l'attenzione è rivolta anche alla cura della ricchezza culturale con l'associazione “Il Sorriso di Filippo". Per la custodia del saltarello e della ciaramella-zampogna- strumento d'eccellenza dell'amatriciano e dell'alta-sabina, il primo appuntamento, presentato dal presidente Mario Sanna e dal direttore artistico Giancarlo Palombini, è il "Festival delle Ciaramelle", 10-12 agosto. 

"Posterremoto" inoltre propone per il 7 luglio la prima giornata di “formazione in campo”. Un agronomo specializzato nell’agricoltura organica e rigenerativa e nel pascolo razionale aiuterà i produttori a rendere più sostenibile ed efficiente la gestione di stalla e pascolo. 
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