Rieti, aggressione in centro: scatta il daspo per due minorenni

Polizia
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Martedì 9 Marzo 2021, 00:10

RIETI - Responsabili di episodi di violenza nelle zone della movida reatina: per la prima volta a Rieti viene applicato il daspo “Norma Willy” che vieta l’accesso nelle area e nei locali presenti. Il questore di Rieti, Maria Luisa Di Lorenzo, ha disposto per due giovani reatini la misura di prevenzione del divieto di accesso in alcune aree urbane del centro cittadino e nei locali di intrattenimento pubblico presenti nell’area stessa, per la durata di sei mesi, poiché resisi responsabili di episodi di violenza nelle zone della movida reatina.

L'inasprimento
Tali misure, adottate appunto per la prima volta a Rieti, sono l’attuazione del “daspo urbano antirisse”, la cosiddetta “norma Willy”, introdotta nel Decreto Sicurezza dello scorso anno (D.L.130/2020), che ha inasprito il regime sanzionatorio del delitto di rissa, estendendo al questore la possibilità di applicare questo particolare daspo.

Una norma emanata a seguito della tragica vicenda avvenuta a Colleferro, nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020, in cui ha perso la vita Willy Monteiro Duarte, ragazzo ventunenne ucciso brutalmente da quattro giovani del luogo davanti ad una discoteca, mentre era intervenuto per difendere un amico.

I destinatari
I provvedimenti, emanati e notificati dalla Divisione di Polizia Anticrimine della questura di Rieti, sono scattati nei confronti di due minorenni, resisi responsabili di due aggressioni, il 23 gennaio e il primo febbraio scorsi, nei confronti di loro coetanei: nelle vicinanze della scuola Basilio Sisti si registrarono momenti di violenza, fino all’intervento delle forze dell’ordine. In quelle circostanze i due minori, che avevano causato importanti lesioni a due giovani, erano stati denunciati in stato di libertà alla locale Autorità giudiziaria dagli agenti di polizia, che erano impegnati nei servizi di ordine e sicurezza pubblica disposti dal questore di Rieti per la verifica del rispetto delle norme antiCovid e attuati nelle zone della movida nel capoluogo. Il sabato pomeriggio e poi il primo febbraio, nell’area si concentrarono numerosi giovani e si vissero momenti di paura.

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