Il commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini a sorpresa ad Amatrice. L'epicentro del sisma del 2016 raggiunto a piedi

Il commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini a sorpresa ad Amatrice. L'epicentro del sisma del 2016 raggiunto a piedi
di Marzio Mozzetti
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Lunedì 23 Agosto 2021, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 08:23

RIETI - In marcia sul Cammino delle Terre Mutate: è giunto a piedi ieri pomeriggio ad Amatrice il commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini. Durante l’anno, l’attenzione di Legnini è rivolta verso le ordinanze e gli accorgimenti che nel 2021, a cinque anni dal sisma, permettono di trascorrere un anniversario certamente positivo per quanto concerne la ricostruzione. L’estate è la volta di camminare sul territorio, come accaduto anche nel 2020.

Niente passerelle di facciata: il commissario da buon abruzzese ha preso in mano il bastone ed ha percorso trenta chilometri in questi giorni per un totale di tre tappe, accompagnato dalle associazioni locali, da amministratori o anche da semplici curiosi aggregati sul cammino.

Un percorso decisamente più ‘spirituale’ ma che contiene lo stesso spunti interessanti, offerti anche dal magnifico panorama e dalla modalità lenta del camminare che consente di soppesare il tempo, dopo un anno trascorso ad accelerare il più possibile la ricostruzione. 

L'ingresso a piedi. «Il Cammino è un percorso molto bello e rappresentativo della bellezza di questi territori, che tocca quattro regioni e due parchi - spiega Legnini che proprio il 20 agosto scorso ha siglato un protocollo d’Intesa tra il Parco nazionale dei Sibillini e quello Gran Sasso Lag - di pari passo si attraversano anche le ferite inferte dal sisma ai territori e quindi è un itinerario evocativo della sorte e delle opportunità che questi territori hanno di fronte: siamo qui per il secondo anno a testimoniare il sostegno e la vicinanza ma anche per poter vivere di più l’asprezza e la bellezza di questi territori». 

Visita nella zona rossa. Ieri il commissario ha fatto anche una breve visita nella zona rossa di Amatrice per osservare i lavori in corso, anche se la sua presenza sul territorio è ormai una costante. Non poteva mancare un accenno alla ricostruzione. «Sulle regole abbiamo fatto ormai quasi tutto - commenta Legnini - il Testo unico sulla ricostruzione concluderà questo percorso ormai in via di definizione: tuttavia nei territori c’è ancora molto da programmare e da progettare. Ad esempio, ad Amatrice se registriamo l’avvio della ricostruzione nel centro storico e ben duecento cantieri sul territorio, c’è ancora ultimare la progettazione nelle frazioni, considerando che sono sessantanove e quindi il lavoro è consistente ma è comunque avviato». Sempre sul tema, Legnini non esclude che i poteri speciali a lui assegnati possano servire in futuro per riuscire ad intervenire nei casi più spinosi. «I Comuni legittimamente hanno iniziato dal centro del capoluogo - prosegue Legnini - poi occorre dare del tempo il tempo necessario per i programmi nelle frazioni, me se in ultima analisi non si provvede sarà necessario intervenire».

L'appello ai cittadini. Ovviamente sarà un’estrema ratio, visto che nei Comuni sono attivi i necessari tavoli di lavoro atti proprio a monitorare le tempistiche. «Quello che posso dire ai cittadini è di avere fiducia nella ricostruzione – conclude Legnini - le procedure che abbiamo varato cominciano a funzionare. I cittadini devono chiedere ai tecnici di fare i progetti: noi siamo pronti con risorse e procedure a dare le risposte che pazientemente la popolazione ha atteso. Ai Comuni spetterà completare i programmi di ricostruzione rimanenti». Stamattina a Rieti sarà presentato il terzo rapporto sulla ricostruzione e Legnini metterà da parte gli scarponi e rivestirà i panni istituzionali di commissario per illustrare i numeri che stanno dando la fiducia richiesta ai cittadini.

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