Nella precedente amministrazione - spiega Alessio Angelucci - grazie all’impegno del sindaco Petrangeli, era stato istituito il servizio di reperibilità per i giorni festivi dell’Ufficio Stato Civile, al fine di permettere il rilascio dei certificati di morte, trasporto e seppellimento, così da adeguare il Comune di Rieti agli standard dei principali comuni italiani capoluoghi e non, ed evitare una inutile e indecorosa permanenza delle salme all’interno della camera mortuaria del nosocomio Reatino e nelle private abitazioni del territorio.
Ma il sindaco Cicchetti - prosegue Angelucci - divertendosi d eliminare ogni buona azione amministrativa della precedente giunta, ha ben pensato di interrompere il servizio reperibilità, facendo tornare le lancette dell’orologio ancora una volta indietro nel tempo, quando in questo caso, le salme si accumulavano senza nessun rispetto né per i defunti né per le loro famiglie«.
Angelucci poi annucia che «i consiglieri del gruppo Rieti Città Futura hanno già protocollato un’interrogazione urgente per conoscere le motivazioni di questo ennesimo scandalo cittadino».
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