Rieti, si alza il sipario sul Real Sebastiani, Pietropaoli acquisirà una parte delle quote: «Un fallimento se non andiamo in A2». Foto

Un momento della presentazione (foto Riccardo Fabi/Meloccaro)
di Lorenzo Santilli
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Mercoledì 22 Luglio 2020, 20:17 - Ultimo aggiornamento: 20:48

RIETI - Si alza il sipario sul Real Sebastiani Rieti, la neo società di basket, che oggi ha aperto ufficialmente i battenti. Presenti i vertici societari, dal patron Ferretti, il vicepresidente Capasso, i soci Petrilli e Matrigiani, ma il protagonista indiscusso della conferenza è Roberto Pietrapaoli, pronto ad acquistare le quote del club.
 

 

Si riparte dal logo storico, il richiamo al Terminillo e il legame con la denominazione Sebastiani. Il primo a prendere parola è stato il presidente Nicola Ferretti, che ha illustrato così l'approdo nel capoluogo sabino: «Da anni facciamo sport, il nostro è un progetto ambizioso, partiamo dalla serie B e di arrivare pian piano laddove la Sebastiani è stata».

Spazio anche all’altro socio, Roberto Petrilli, imprenditore nel settore della digitalizzazione e Roberto Matrigiani, già nel mondo del calcio con la Vis Artena:«Mi spinge a Rieti l’amicizia con Roberto Pietropaoli, conoscendo la storia della Sebastiani mi è sembrato un progetto importante».

Arriva il momento di Roberto Pietropaoli, che tuona così alla prima uscita della sua nuova creatura: «Non sono particolarmente gioioso per i fatti di venerdì. Fino a ieri ero il tramite, tra qualche giorno acquisterò una parte delle quote di Roberto Matrigiani. La Real Sebastiani nasce per andare in A1, tra due anni, l’obiettivo è rigiocare una finale scudetto a Rieti, come fece Renato Milardi. Nessuno indosserà i numeri di Sojourner, Sanesi, Meely, Brunamonti e Zampolini. Il palazzetto è un bene di tutti, mi riallaccio alle parole di Cattani che si è dichiarato amareggiato, ma non faremo colpi bassi, ma credo sia sacrosanto che una domenica giochi la Npc e la Sebastiani l’altra domenica al PalaSojourner. Lo stesso Gianni Petrucci, che ci ha ricevuto nei suoi uffici e ha detto che Rieti è la Sebastiani e Sojourner, ma ci tengo a sottolineare che questo non è una lotta tra me e Peppe Cattani, anzi gli auguro di andare in A1». Pietropaoli ha inoltre ricordato le figure di Renato Milardi e Italo Di Fazi.

Poi sulla convivenza con la Npc di Cattani: «Nessuna realtà può permettersi una divisione, ma fare l’A2 di basket rispetto alla serie di calcio a 5 è un divertimento, Lukaian mi costava come tre giocatori di quintetto di serie B, queste sono le cifre, così diciamo alla gente quali sono realmente i costi. Sono state fatte scelte, escludendomi dal consorzio, ho preso atto, sono stato bastonato e mi hanno messo i sigilli, queste sono i fatti. Ora dobbiamo solo vincere e andare in A2, altrimenti è un fallimento».

Tanto i nodi da sciogliere per la nuova realtà, a partire dalla questione campo, nella documentazione per la Fip, il Real Sebastiani indicherà al momento il palasport di Valmontone, ha dichiarato Pietropaoli, che ha mandato anche diverse frecciate alla classe politica, presente solo Roberto Donati.

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