Zanchetta, l'icona del Real Rieti
protagonista a suon di gol
"Qui si mantiene ciò che si promette"

Màrcio Xuxa Zanchetta
di Jacopo Persico
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Mercoledì 30 Dicembre 2015, 12:39 - Ultimo aggiornamento: 19 Gennaio, 15:14
RIETI - Il fedelissimo Xuxa. Màrcio Zanchetta, laterale brasiliano classe 1983, è ormai un'icona del Real Rieti. il 32enne di Mirandòpolis, soprannominato fin dall’infanzia Xuxa, conta quattro stagioni in maglia amarantoceleste, intervallate dall’esperienza triennale - 2011/2014 - con la casacca dell’Acqua&Sapone.

Il 2015 alle pendici del Terminillo è sicuramente da incorniciare, anche se i presupposti lasciavano trasparire ben altro. Per il Real, prima l’eliminazione al primo turno delle Final Eight di Coppa Italia, poi l’esclusione repentina dalla corsa al tricolore per mano dell’Acqua&Sapone. “Nel derby con la Lazio, in Coppa, non facemmo una prestazione di livello - dichiara Zanchetta - Non fummo la squadra che tutti si aspettavano, mentre nei playoff scudetto disputammo tre buone partite: la sconfitta in gara 1 al PalaMalfatti fu la vera nota dolente. A questo, si aggiunsero anche delle pesanti assenze per squalifica o infortunio che pregiudicarono il nostro cammino”.

Nonostante ciò, Zanchetta e i suoi gol, 17 nella scorsa regular season, furono le poche note liete della stagione e per questo nel mercato estivo molte società hanno puntato i loro radar sul giocatore brasiliano. “Ho scelto Rieti perché è una delle poche società di serie A che mantiene quanto promette: hanno fatto di tutto per trattenermi”.

Dopo un’estate di proclami, con David Ceppi al timone, vista la separazione da Patriarca negli ultimi giorni di maggio, il settembre amarantoceleste è una costante altalena e per questo in via Padronetti si decide per il ritorno del tecnico abruzzese. “Ceppi aveva una sua filosofia di gioco - prosegue Zanchetta - Patriarca ne ha una totalmente opposta, ma sono entrambi degli ottimi allenatori”.

Eppure da quel momento in poi si è visto il Real che tutti auspicavano: la vittoria della Winter Cup, primo storico trofeo per il sodalizio di via Padronetti, è una palese dimostrazione. Un trionfo che rimarrà impresso nella storia della società reatina, così come nel cuore e nella testa di Zanchetta. “Non riesco ancora a realizzare quanto abbiamo fatto. E’ stata una delle cose più belle che ho vissuto da quando sono in Italia. Il pianto del presidente al fischio finale e il PalaMalfatti gremito non li dimenticherò mai”. La finale con la Cogianco è la partita più bella dell’anno? “Certamente - replica Zanchetta - Siamo stati perfetti”.

Tra le tante reti del 2015, 36 solo in regular season, quale la più bella? “Ne scelgo due: il tiro al volo da distanza siderale con l’Acqua&Sapone al PalaMalfatti, nella passata stagione e, la bomba da metà campo nella finale di Winter Cup”, risponde il brasiliano. Prima dei saluti, spazio ai giudizi. “Al mio 2015 do un 8,5 mentre a quello del Real do assolutamente un 10”. Un 2015 da promozione a pieni voti dunque. E il 2016 sognare in grande si può.
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