Rieti, l'eterno Matteo Dionisi riparte
dalla Bf Sport: «Mi rimetto
in gioco in un gruppo giovane».
E domenica torna a Cantalice

Matteo Dionisi, la scorsa stagione alla Spes Poggio Fidoni (foto Meloccaro)
di Andrea Giannini
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Giovedì 16 Gennaio 2020, 10:54 - Ultimo aggiornamento: 10:56
RIETI - Classe ’83, prossimo ai 37 anni, Matteo Dionisi o il “Pampa” come lo conoscono tutti, torna ad allacciarsi le scarpe tacchettate. Dopo aver concluso la stagione con al Spes Poggio Fidoni, Matteo aveva pensato di terminare la sua carriera ma la voglia di tornare sul campo non è mai svanita. Oggi dopo otto mesi di inattività il “Pampa” è un giocatore della Bf Sport, ieri il suo primo allenamento.

Matteo Dionisi, non è riuscito ad appendere gli scarpini al chiodo e torna in campo dopo molti mesi, colpa della passione?
«Questo ritorno è sicuramente determinato dalla voglia, perché concettualmente mesi fa pensavo di aver terminato il mio percorso. Ho smesso per motivi extra-calcistici perché la passione per il calcio non è mai mancata: è stata ed è sempre le stessa. Per motivi personali e di studio dovevo allentare con l’attività sportiva ma adesso che posso gestire il mio tempo la voglia di rimettersi in gioco è tornata».

La precedente stagione è terminata con una retrocessione a Poggio Fidoni, cosa significa per lei tornare in Promozione?
«Non sono mai stato un giocatore/attaccante che è andato a cercare grandi palcoscenici. Lo scorso anno è stata una stagione un po’ problematica dovuta sia all’inesperienza della maggior parte dei giocatori sia a un campionato difficile. Non abbiamo trovato la quadra giusta e ciò ha portato ad un difficile cammino. Torno in Promozione in una squadra giovane perché sto bene con i giovani. Non mi piace sentirmi il vecchio della situazione (ride). Ho voglia di imparare da loro e spero che loro imparino da me, questo è sempre il motivo. Devo essere sincero e non ho seguito molto questo campionato ma ovviamente è una categoria che conosco, un campionato dove ci deve essere sempre una buona organizzazione».

Perché ha scelto la Bf Sport?
«Innanzitutto seguo la società e sono amico di tutti i componenti di questa ormai da sempre. Non c’è stata mai occasione di viverla dall'interno. Penso sia una bella realtà fatta di giovani e per giovani. In un ambiente come Rieti è difficile trovare quadrature del genere. È anche una società polivalente e gli impegni, anche economici, che mette in tutte le sue attività non sono indifferenti. Ben venga chi ha voglia di migliorare e di fare qualcosa di diverso in una città dove lo sport è una pedina fondamentale. Per ciò che riguarda la rosa, conosco molti giocatori, altri ho avuto il piacere di viverli calcisticamente. Suppongo che sia una rosa valida. Dal lato del tecnico, Andrea Rogai lo conoscono da una vita, è stato un compagno di squadra nel Rieti (serie D) per un breve lasso di tempo quindi con lui il problema non sussiste. Se posso dare una mano volentieri».

Quale sarà il suo obiettivo nei prossimi mesi?
«Vista l’inattività devo sicuramente tornare in una forma che mi permetta di dare una mano. Fondamentalmente questo mi è stato chiesto, la mia esperienza può essere sicuramente d’aiuto. Ben venga ma prima di poterlo fare devo togliere quale chilo di troppo. Gli obiettivi sono sempre gli stessi, io sono nato con la mentalità da attaccante e voglio fare gol».

Possibile coppia gol con Mario Monaco?
«Lo spero, Mario è un grandissimo giocatore e una punta che ha per me delle caratteristiche congeniali. Per quanto si possa pensare, nasco come seconda punta poi nel tempo mi sono adattato ma mi piacerebbe molto sfruttare la fisicità di Mario e lui sfruttare la mia. Sono comunque un giocatore che attacca la profondità quindi mi piacerebbe molto fare coppia con lui».

Il futuro al termine della stagione?
«Fondamentali saranno questi primi mesi. Devo tornare in forma e vedere se riesco a fare quello che dice la testa ma il fisico deve andare nella stessa direzione. Devo essere un attento osservatore da oggi in poi. La passione come già detto c’è sempre e ho voluto iniziare di nuovo. Adesso penso a dare una mano, a marzo mi laureo e vedremo la formazione post laura cosa mi permetterà di fare».

Sarà disponibile già da domenica in un derby che per lei ha un sapore più che speciale?
«Ho fame di giocare ma parlerò con Andrea e vedremo, devo essere in condizione. Sarà una partita difficile, io ho avuto modo di allenarmi con loro, poi per un problema fisico ho lasciato: sono una squadra forte, giovane ma con una grande tecnica. Vedo in loro organizzazione, ognuno entra in un meccanismo di squadra dove anche il singolo fa quello che gli compete e gli riesce bene. Serve tanta organizzazione per affrontare una squadra come Cantalice, però credo che al derby ci arriva bene chi non ha niente da perdere. Per me è una partita speciale, sarei voluto tornare ma non si è concretizzato. Per me ha sempre un sapore dolce amaro ogni volta che affronto Cantalice».
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