Primarie del centrosinistra, Calabrese e Vassallo guardano al “terzo polo”

Primarie del centrosinistra, Calabrese e Vassallo guardano al “terzo polo”
di Antonio Bianco
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Giovedì 6 Maggio 2021, 07:14 - Ultimo aggiornamento: 10:20

RIETI - «Noi non siamo interessati alle primarie, con tutto il casino che c’è in giro non mi pare che sia uno strumento da adottare in questo momento. Mi pare che si vada un po’ a tentoni». Giosuè Calabrese, consigliere comunale di Italia viva chiude la porta alla possibilità di utilizzare lo strumento delle primarie per scegliere il candidato sindaco del centrosinistra. E ne spiega le ragioni: «Ritengo che il centrosinistra – sottolinea – non manifesti unitarietà di azione, quindi per dirla formalmente non siamo nel campo del centrosinistra in maniera organica. Quello che ci interessa sono le prospettive di governo della città, legate a programmi seri. Poi valuteremo ma al momento non siamo appiccicati sostanzialmente a nessuno». 

Calabrese poi non nasconde di lavorare a quello che definisce un terzo polo. «Noi lavoriamo su prospettive anche terze rispetto agli schieramenti che ci sono, anche a fronte dei nominativi che si vanno delineando rispetto alle future candidature della città». 
E aggiunge: «Attenzione nulla è certo, ma da quello che si legge attentamente su Il Messaggero non mi resta che fare una battuta: mi pare che ai reatini serva una polizza assicurativa futura se queste sono le prospettive delle candidature».

Il riferimento è ai primi nomi che iniziano a circolare. «E’ chiaro che noi in maniera molto laica non siamo organici a nessuno schieramento. E mi pare che la nostra attività di opposizione che stiamo facendo su atti concreti dà l’idea che Italia viva sia un partito libero». 

Calabrese ne fa soprattutto una questione di nomi, anche in vista di un eventuale ballottaggio. «Se nel centrodestra il candidato dovesse essere Cicchetti, con tutto il rispetto per Antonio, la cosa sarebbe diversa da un’eventuale candidatura del centrodestra che converge, per fare sempre una battuta, su Gianni Letta. Parliamo, in questo caso, di prospettive diverse. Il nostro discorso sarà molto legato ai nomi che si faranno in campagna elettorale. Anche perché la storia dei programmi ci ha un po’ stufato». Poi precisa: «Il nostro obiettivo è il terzo polo, laddove questo non fosse possibile, è chiaro che la nostra attenzione si rivolgerà sicuramente al nome che riterremo più credibile». 

Maurizio Vassallo, invece, ex consigliere comunale e membro del movimento Rieti democratica, si chiede – in modo provocatorio – se esiste ancora il centrosinistra: «Le primarie devono essere fatte in modo serio. Se c’è un candidato credibile non servono le primarie, se ce ne sono due riconosciuti allora si fanno le primarie. Purtroppo, la politica di una volta è finita, si rifanno vivi solo sotto elezioni». E conclude con battuta ironica: «Ultimamente è tutta una marmellata. A questo punto sono in attesa di vedere se ci sarà un vero centrosinistra e mi regolerò di conseguenza. Non possiamo diventare di centrosinistra un mese prima, ma bisogna esserlo per cinque anni».

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