LA SELEZIONE
Per la giuria di qualità guidata dal presidente del Festival, Piergiorgio Pulixi (firma di punta del panorama giallo e noir italiano, che nel 2017 tenne a battesimo la prima edizione del Premio) di nuovo un compito difficile, quello di scegliere fra la qualità dei cinque romanzi in gara completati da Giuse Alemanno con “Come belve feroci” (Las Vegas Edizioni), “Aspetta l’inverno” di Francesco Aloe (Aliberti editore) e Fabrizio Silei con “Trappola per volpi” (Giunti). Così, a dare una mano a Pulixi sono tornati anche Ariase Barretta, vincitore della prima edizione del 2017 con “H dalle sette piaghe” (Meridiano Zero) – stavolta di nuovo a Rieti con “Litany” (Onirica Edizioni) - e Giovanni Lucchese, premio del 2018 con “Questo sangue non è mio” (AlterEgo edizioni). Ad incoronare la Ingrosso, invece, è stata la novità dell’edizione 2019, il voto online che ha permesso a lettori ed appassionati del genere giallo e noir di scegliere il loro titolo preferito, con oltre 180 votanti che hanno espresso la loro preferenza.
Nel vortice delle amicizie del Premio reatino, in città è tornato anche l’illustratore e fumettista Luca Ralli (suoi tanti dei disegni per i libri di Stefano Benni), già ospite della prima edizione di Giallo al Centro con il workshop "(Ri)Tratti di Giallo” riservato agli studenti dell'istituto d'arte Calcagnadoro e che stavolta ha firmato le copie di “’O diavolo” (Round Robin Editrice), fumetto nato dall’incontro di Ralli con Francesco Di Bella e Luca Scornaienchi.
“GIALLO AL CENTRO” CRESCE IN ITALIA
Reduce dal tour de force delle presentazioni del suo “L’isola delle anime”, ultimo, riuscitissimo romanzo per Rizzoli Noir (presentato in Sala Mostre domenica pomeriggio), Pulixi non è mancato alla giornata conclusiva dell’evento reatino sul quale scommise quando era ancora poco più di un sogno: «Il premio sta diventando un evento importante per la comunità reatina – commenta Pulixi - L’idea originaria di Roberta e Paola era dare una risposta subito dopo il terremoto, far reagire il territorio grazie ad un segnale che fosse in grado di mostrare che si poteva andare avanti e ripartire dalla cultura. Sotto quella spinta propulsiva è nato Giallo al Centro, che Roberta e Paola continuano ad alimentare durante tutto l’anno grazie ad eventi collaterali, generando così un tessuto di affezionati che tornano appuntamento dopo appuntamento».
«Se anche l’amministrazione comunale continuerà a darci fiducia – prosegue lo scrittore sardo - sarebbe bello poter costruire dei rapporti insieme alle scuole e sdoganare il festival, facendolo appartenere a tutta la comunità. Io giro molto in tutta Italia e tanti autori e colleghi chiedono informazioni sul premio, su come partecipare o poter fare una presentazione. Per le persone che lavorano nell’ambiente è diventato ormai un punto di riferimento: è un buon modo per valorizzare il territorio e una città che ha tanto da dare».
© RIPRODUZIONE RISERVATA