Domenico Dara si aggiudica
la decima edizione del Premio
Letterario Città di Rieti

La premizione
di Giacomo Cavoli
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Lunedì 28 Maggio 2018, 09:21

RIETI - Sono gli "Appunti di meccanica celeste" (Nutrimenti) di Domenico Dara ad aggiudicarsi la decima edizione del Premio Letterario Città di Rieti, grazie ai 51 voti espressi dalle schede scrutinate domenica pomeriggio, sul palco del teatro Flavio Vespasiano, durante l'appuntamento conclusivo del ciclo di incontri del Premio Letterario.
 

VITTORIA IN SOLITARIA

Una volata inattesa sui restanti quattro finalisti, quella di Domenico Dara verso la vittoria del Premio, che ha preso la rincorsa a partire dalla seconda e penultima comunicazione intermedia sul bilancio dei voti espressi nelle schede scrutinate dalla commissione composta dall'assessore alla Cultura Gianfranco Formichetti, dalla direttrice della Biblioteca Paroniana Gabriella Gianni e presieduta dal segretario generale del comune di Rieti Giampaolo Giunta. Con gli intermezzi del Musi Duo composto dai musicisti reatini Sandro Sacco (flauto traverso) e Paolo Paniconi (pianoforte), è stata la giornalista reatina Catiuscia Rosati a condurre i cinque finalisti verso lo spoglio finale: dietro il 47enne scrittore calabrese, con 24 punti si è piazzato "Bellissimo" (Edizioni E/O) di Massimo Cuomo, seguito da Chiara Marchelli ("Le notti blu", Giulio Perrone Editore, 23 punti), il romanzo d'esordio dello sceneggiatore Athos Zontini "Orfanzia" (Bompiani, 9 punti) e quinta Laura Pariani (6 punti), con il suo "«Domani è un altro giorno», disse Rossella O'Hara" (Einaudi).
 

Seconda opera di Domenico Dara, già vincitrice delle edizioni 2017 del Premio Stresa e del Premio Nazionale Vincenzo Padula "Sezione Narrativa", "Appunti di meccanica celeste" è preceduta dal primo lavoro di Dara, "Breve trattato sulle coincidenze"(Nutrimenti, finalista al Premio Italo Calvino). A votare i cinque finalisti, selezionati dal comitato tecnico-scientifico, la giuria popolare composta da 115 lettori e dagli studenti delle due classi della casa circondariale di Rieti: «Quando si vincono questi premi dove a decidere è uno spettro ampio di lettori, il premio acquista un significato ancora più importante - il commento di Domenico Dara - E' un premio da seguire proprio in virtù della formula che adotta».
 

LA DEDICA AI DETENUTI DI RIETI

«Dedico questo premio ai detenuti della casa circondariale di Rieti - dice Dara sul palco del Flavio, mentre ritira l'assegno di tremila euro in palio - C'è stato un episodio durante il quale, alla fine della presentazione del mio romanzo ai detenuti, uno di loro si è avvicinato a me, chiedendomi: "E adesso dove andiamo?".

Una domanda normalissima per noi, che però in quel luogo assume un significato particolare e alla quale non ho saputo dare una risposta - spiega Dara - Dedico il premio a loro, sperando che un giorno possano farsi questa domanda e darsi più di una risposta».

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