RIETI - «Arrivare nel punto in cui lunedì mattina ho visto l’auto non è facile. Non lo è neppure a piedi, figuriamoci per una donna di 77 anni alla guida di una utilitaria. La strada è stretta, nell’ultima parte la boscaglia la invade e ci sono grosse pietre. Mah...».
Bruno Cingolani, il cercatore di funghi rimasto impantanato con la sua vettura lunedì mattina nella zona di Scrocco e che per primo ha visto l’auto della donna che da oltre due mesi stavano cercando in tutta la provincia, non si sbilancia. Ma si legge lontano un miglio che poco crede all’ipotesi che la Fiat Palio sia potuta arrivare fin li con Silvia Cipriani alla guida. «La zona non la conoscevo - aggiunge - lunedì mi sono avventurato qui per caso.
Le ipotesi in campo. Le ipotesi per cui Silvia possa essere giunta nell’area di Scrocco sono al momento due: ha perso l’orientamento per un malore e per sbaglio ha imboccato la stradina dove ha poi trovato la morte, oppure vi è stata portata da una terza persona, magari già priva di vita, nascosta nel bagagliaio. A questo punto, oltre agli esami del Dna, assumono un’importanza fondamentale i rilievi della polizia scientifica sulla Fiat Palio, alla ricerca di tracce ed elementi tali da indirizzare le indagini.