Piano quadro Porrara: convocata nuova commisssione. Sebastiani precisa la sua posizione

Piano quadro Porrara: convocata nuova commisssione. Sebastiani precisa la sua posizione
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Domenica 10 Gennaio 2021, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 10:12

RIETI - Dopo il burrascoso vertice di maggioranza dell’altra sera, la vicenda del Piano quadro delle Porrara ritorna in commissione urbanistica. La riunione è stata fissata per il pomeriggio del 12 gennaio. E fin qui tutto nella norma. Ma ciò che balza agli occhi è il fatto che nella stessa convocazione manchi la firma del presidente Matteo Carrozzoni (Fratelli d’Italia), e non c’è nemmeno quella del suo vice Maurizio Ramacogi (Lega), mentre a siglarla è stato il presidente del consiglio comunale, Giuliano Sanesi di Forza Italia (foto). 

Cosa dice il regolamento. Ora il regolamento prevede che a riunire l’organo istituzionale sia il suo presidente o, al massimo, in sostituzione il proprio vice. E solo in ultima istanza («d’ufficio») possa intervenire il massimo vertice del consiglio comunale. 
E allora una domanda sorge spontanea? Come mai sulla convocazione della commissione del 22 dicembre c’era il timbro del presidente Matteo Carrozzoni, mentre su quella di martedì prossimo si è lasciata convocarla a Giuliano Sanesi? Eppure l’esponente del partito della Meloni si è speso molto per il Piano quadro. Ci sono altri conflitti all’interno della maggioranza di centrodestra? Domande alle quali non è facile dare delle risposte. La commissione tuttavia è stata decisa due giorni prima del consiglio comunale del 14, che dovrebbe approvare in modo definitivo l’edificabilità di quell’area della città. 
Il condizionale è d’obbligo dopo quello che è successo nelle due riunioni dei gruppi di maggioranza, finite male tra il sindaco Cicchetti e il leader della Lega, Paolo Mattei. 

La posizione di Sebastiani. Nel frattempo, arrivano anche le precisazione di Andrea Sebastiani (gruppo misto). «Il mio non è un vero e proprio soccorso alla giunta comunale – dice –.

Con questo voglio dire che condivido il Piano quadro elaborato dall’assessore Emili nel metodo ma non nel merito. Il mio è un ragionamento asettico, dico solo una cosa: bisogna confrontarsi con la città, sia con i privati cittadini sia con le associazioni». Per Sebastiani prima di approvare il Piano delle Porrara bisognerebbe pensare ad un nuovo Prg, «essendo il nuovo strumento urbanistico l’attuazione del piano regolatore. Ciò che sta facendo Emili è corretto in previsione del Piano regolatore, ma è sbagliato politicamente. Perché fa un’operazione su uno strumento vecchio di 20 anni?». 

Che voto sarà?. E annuncia: «Se il Piano viene portato in consiglio così com’è, io non lo voto». Da parte sua il centrosinistra, nelle varie commissioni, ha sempre ritenuto che al legittimo riconoscimento del diritto dei proprietari delle aree vada commisurato l’altrettanto legittimo diritto del resto della città ad avere un progetto urbanistico armonico e adeguato. E che per tutelare i proprietari delle aree sarebbe bene sgombrare il campo da qualsiasi dubbio circa la legittimità dell’iter amministrativo. Per questo il coinvolgimento della città non può limitarsi ad un atto burocratico ma deve tradursi in un percorso di autentica condivisione.

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