La città in autunno si trasforma
in un set cinematografico con
Ricky Tognazzi e Pierfrancesco Favino

La città in autunno si trasforma in un set cinematografico con Ricky Tognazzi e Pierfrancesco Favino
di Massimo Cavoli
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Giovedì 9 Agosto 2018, 07:38 - Ultimo aggiornamento: 13:41
RIETI - Sarà il fascino discreto del tribunale, ma è certo che a Ricky Tognazzi (foto), figlio dell’indimenticato Ugo, il palazzo di piazza Bachelet è piaciuto e potrebbe trasformarlo nel set dove ambientare le scene di un processo da inserire in una fiction televisiva che andrà in onda sulle reti Mediaset. Un lavoro tratto da un fatto di cronaca vero, del quale si conosce già il titolo - «Un amore strappato» - dove la protagonista sarà Sabrina Ferilli, attrice che nel capoluogo reatino vanta diverse amicizie, frutto anche dei legami politici con il Pd locale del padre, in passato sindaco di Fiano Romano. Il tribunale deve aver esercitato lo stesso fascino anche su Marco Bellocchio, regista del film destinato alle sale cinematografiche «Il traditore», dedicato alla storia del pentito di mafia Tommaso Buscetta, dove il personaggio di don Masino sarà interpretato da Pierfrancesco Favino, altro attore amatissimo dal grande pubblico.

CIACK, SI GIRA IN TRIBUNALE
Due realizzazioni in avanzata fase di lavorazione che martedì scorso hanno portato Tognazzi e alcuni componenti della produzione di «Un amore strappato» a effettuare un sopralluogo all’interno del palazzo di giustizia, riservando particolare attenzione all’aula Caperna dove dovrebbero essere ambientate le scene del processo nei confronti di un uomo accusato di abusare della figlia, e poi a effettuare dall’esterno riprese e foto dell’edificio nonché dell’intera zona. Il regista romano, ospite fisso nei salotti televisivi con la moglie Simona Izzo - negli anni passati frequentatori di una storica trattoria di Frasso Sabino, gestita dallo scomparso chef Fernando Ciani che cucinò per il presidente Pertini e lo stilista Valentino – dall’argine di via Borsellino si è poi affacciato sul Velino, destinato probabilmente a fare da sfondo ad alcune riprese.

Alla fine, hanno detto alcuni cancellieri che hanno raccolto le sue impressioni, il suo giudizio sull’ambiente è stato largamente positivo e dopo Ferragosto sarà di nuovo a piazza Bachelet per incontrare il presidente del tribunale Pierfrancesco de Angelis.

IL FILM SU BUSCETTA CON FAVINO PROTAGONISTA
In autunno, invece, riflettori accesi sul film dedicato a Buscetta (una coproduzione Italia, Francia Brasile e Germania) e sui processi nati dalle sue rivelazioni, tra i quali quello sull’omicidio del giornalista Mino Pecorelli che vide imputato Giulio Andreotti, in veste di mandante, poi assolto in Cassazione. Una sentenza storica, della quale fu relatore Giovanni Canzio, il magistrato che a Rieti ha trascorso diciotto anni della sua carriera, prima di diventare presidente della Suprema Corte. Giustizia da film e tribunale reatino eletto location ideale.
 
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