I presenti, tra cui anche diversi medici del de Lellis, hanno denunciato un rischio declassamento dell’ospedale, in particolare per i servizi svolti dal laboratorio analisi, dall’immunotrasfusionale e dall’anatomia patologica.
«Se Rieti perdesse questa autonomia che oggi ha – ha detto il direttore di Radioterapia Mario Santarelli, parlando del centro trasfusionale – ci sarebbe il rischio di dover mandare le sacche direttamente a Roma e poi, in caso di bisogno, richiederle indietro alla Capitale. E se ci fosse un nuovo evento sismico dove ti vai a nascondere? O se hai bisogno di piastrine, diventa necessario mandare i pazienti a Roma. Se viene approvato questo decreto, l’Avis che ha fatto cose meritorie per il territorio reatino, rischierebbe di fare un lavoro per altri. L’allarme è questo. Speriamo che non accada».
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OGGI, SABATO 23 FEBBRAIO
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