Nigeriano già accusato di tratta
di esseri umani e immigrazione
clandestina scoperto a Rieti ed
espulso dall'Italia dalla Questura

Il questore di Rieti, dottor Antonio Mannoni
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Venerdì 6 Dicembre 2019, 13:36 - Ultimo aggiornamento: 16:03
RIETI - Cittadino nigeriano espulso dall'Italia ad opera della Questura di Rieti. La Questura nell'ambito dell'attività di contrasto all'immigrazione clandestina ha proceduto alla espulsione del cittadino nigeriano I.P., del 1980, già destinatario di un mandato di arresto europeo, per essersi reso responsabile di tratta di esseri umani ed immigrazione clandestina.

Lo straniero, infatti, nel 2016 era stato arrestato dagli investigatori della squadra Mobile reatina poiché individuato in questo capoluogo e destinatario di un mandato di arresto europeo per essersi reso responsabile dei reati di tratta di esseri umani e di immigrazione clandestina. Lo straniero era stato, quindi, espulso dal territorio italiano.

Nel 2018, l'uomo aveva fatto rientro in Italia richiedendo, nella circostanza un permesso di soggiorno per motivi umanitari che la competente Commissione Ttrritoriale di Roma aveva rigettato, rendendo necessaria l'emissione, da parte del Questore di Rieti, di un decreto di rifiuto del permesso di soggiorno per lo straniero che, dal mese di luglio di quest'anno, aveva fatto perdere le sue tracce evitando di lasciare l'Italia.

Nel corso dei controlli della Polizia di Stato intensificati dal Questore di Rieti Antonio Mannoni per il contrasto all'immigrazione clandestina, gli investigatori della Mobile hanno individuato e bloccato, pochi giorni fa, lo straniero nel parcheggio di un centro commerciale del capoluogo reatino e lo hanno accompagnato in Questura per le procedure relative alla sua definitiva espulsione dal territorio nazionale.

I.P., poiché privo di documenti idonei al suo viaggio di ritorno nel paese di provenienza, è stato accompagnato coattivamente da personale della Questura di Rieti presso il Centro di permanenza per i timpatri di Palazzo San Gervasio, nella provincia di Potenza, da cui sarà successivamente espulso.
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