Il mortale sulla Ternana, la causa da ricercare nell'esplosione di una gomma del Tir

Il mortale sulla Ternana, la causa da ricercare nell'esplosione di una gomma del Tir
di Raffaella Di Claudio
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Sabato 14 Maggio 2022, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 03:54

RIETI - Si rafforza l’ipotesi che alla base dell’incidente di giovedì pomeriggio di via Ternana ci sia lo scoppio di un pneumatico dell’autocarro guidato da un 54enne di Fara Sabina. Nell’impatto ha perso la vita Maria Cristina Bartoloni, dipendente Unicredit e sindacalista di 57 anni che a quell’ora viaggiava in direzione di Roma a bordo della sua Hyundai, insieme al padre. 

Probabilmente la donna stava tornando nella Capitale, dove risiedeva, dopo essere stata in Sabina, quando alle 15.30 la sua macchina, mentre transitava all’altezza del chilometro 3 della Ternana, nel territorio comunale di Fara Sabina, è stata colpita da un tir che procedeva verso Poggio Mirteto e ha invaso la corsia opposta, centrando in pieno l’utilitaria.

Per la donna, che era al volante non c’è stato nulla fare, è deceduta sul colpo. Mentre il padre che era accanto a lei, dopo essere stato soccorso dagli operatori del 118, è stato trasferito in eliambulanza al policlinico “Agostino Gemelli” di Roma. 

Fino alle 21 di giovedì la strada regionale è rimasta chiusa nel tratto compreso tra la rotatoria di ingresso al centro di distribuzione Amazon e il bivio di via dei Cavalli. Il traffico è stato deviato sulle arterie secondarie. Le operazioni di soccorso che hanno impegnato il 118 e i vigili del fuoco della caserma di Montelibretti e l’esecuzione dei rilievi da parte dei carabinieri della stazione di Passo Corese hanno richiesto molto tempo. I militari hanno raccolto le prime testimonianze tra i presenti ed eseguito i rilievi sui mezzi, prima che venissero rimossi.

Da quanto è emerso, infatti, oltre al conducente del tir, la donna e il padre, nell’incidente pare sia rimasta coinvolta anche un’altra automobile che transitava dietro alla Hyundai e l’automobilista avrebbe riportato delle ferite. 

Tutti gli elementi reperiti dai carabinieri saranno inviati al pubblico ministero di turno, Lorenzo Francia, che aprirà un fascicolo d’indagine e stabilirà i capi di imputazione. Ad oggi, lo scoppio di un pneumatico dell’autocarro, che avrebbe causato la perdita di controllo del mezzo da parte dell’autista del camion fino a travolgere l’utilitaria, resta la ricostruzione più credibile. In questo caso si tratterebbe quindi di un fattore accidentale e non di una violazione delle norme comportamentali (assunzioni di droghe, alcol o guida pericolosa) alla base, queste ultime infrazioni, dell’accusa di omicidio stradale.

Se il conducente dovrà rispondere di omicidio colposo o stradale sarà ora il sostituto procuratore della Repubblica a stabilirlo, quando la dinamica dell’incidente, alla luce di dati, testimonianze e perizie sarà definitivamente chiarita. 

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