Il luogotenente avrebbe preso il cellulare e digitato nel testo di un sms le ragioni del gesto che avrebbe compiuto di lì a poco, nel corridoio della sua abitazione. Nel testo, attualmente al vaglio degli inquirenti e della Procura di Rieti che tramite la pm di turno, Raffaella Gammarota, ha aperto un fascicolo, il luogotenente avrebbe espresso tutta la sua amarezza per la dequalificazione professionale che aveva subito negli ultimi tempi.
Il magistrato della procura eatina lavora sull'ipotesi di reato di istigazione al suicidio. Il telefono è stato sequestrato e le indagini del reparto operativo del comando provinciale dei carabinieri di Rieti, ora proseguiranno ascoltando le testimonianze di chi ha ricevuto il messaggio, ma anche ricostruendo gli ultimi anni lavorativi di Sabelli.
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