Macelletto, infiltrazioni d'acqua nelle abitazioni. Cresce il rischio di smottamenti

Macelletto, infiltrazioni d'acqua nelle abitazioni. Cresce il rischio di smottamenti
di Emanuele Laurenzi
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Sabato 20 Agosto 2022, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 03:35

RIETI - Un rivolo d’acqua che spunta dopo alcuni lavori. Un flusso che aumenta di giorno in giorno, fino a diventare un piccolo ruscello che sgorga da un tombino e corre lungo la strada in discesa, in un punto a forte rischio smottamento e a ridosso delle case. Il tutto “condito” da infiltrazioni nei muri di cinta delle abitazioni, comparse da alcune settimane. 

«Abbiamo segnalato tutto all’Aps, ma le nostre lamentele restano senza risposta»: è il grido d’allarme che arriva da alcuni abitanti della frazione del Macelletto, in particolare i residenti di via Case, ormai ridotti allo sfinimento dal continuo scaricabarile. E pensare che, poco prima di Ferragosto, alcune abitazioni erano state persino lasciate senza acqua per alcuni giorni. L’ennesimo episodio che testimonia un preoccupante abbandono della frazione alle porte di Rieti. 

Ruscello in strada. Via Case è una stradina che si inerpica sul colle che sovrasta la frazione di Case di San Benedetto. In quella zona vivono una dozzina di famiglie che, da anni, denunciano problemi con l’approvvigionamento idrico. Finalmente, nei mesi scorsi sono stati fatti dei lavori a partire dalla zona di via Pistignano. La speranza era che tutto fosse risolto ma, negli ultimi giorni, sono arrivate le brutte sorprese. «Avevamo notato che già da qualche giorno c’era dell’acqua in strada – racconta un residente – anche se non capivamo bene da dove arrivasse. Man mano che passavano i giorni, il flusso aumentava, finché la situazione è diventata preoccupante. Da un tombino nella parte alta è cominciata ad uscire acqua in maniera abbondante, che si incanalava in discesa finendo in un altro tombino». 

A quel punto i residenti hanno chiamato la società Acqua pubblica sabina che, però, ha risposto in maniera evasiva. «Ci hanno detto che si doveva occupare del problema la ditta che aveva svolto i lavori – spiegano – e che avrebbero inoltrato la segnalazione.

Sono passati giorni, abbiamo chiamato ancora Aps, ma qui non è arrivato nessuno e l’acqua aumenta». Via Case ha una forte pendenza, è fiancheggiata da vegetazione e in molti temono che, in caso di un’altra bomba d’acqua, il flusso aumenti trascinandosi dietro fango e detriti. 

Infiltrazioni e siccità. Il problema della fuoriuscita di acqua è solo l’ultimo in ordine di tempo. «Da settimane dal muro di cinta di casa nostra – racconta un altro residente – esce acqua. Circa un mese fa abbiamo chiamato l’Aps per segnalare il problema, ma non si è visto nessuno». I primi tecnici sono arrivati una decina di giorni fa, ma per un altro problema. «All’improvviso siamo restati senza acqua – spiega l’uomo – e, al terzo giorno di interruzione, siamo andati direttamente nella sede della società. Ci siamo lamentati in maniera animata, perché non potevamo più sopportare quel disservizio. In quell’occasione abbiamo ribadito il problema delle infiltrazioni». 

La vivace protesta ha sortito qualche effetto, visto che dopo poche ore sono arrivati dei tecnici in zona. Peccato che per i residenti sia stata l’ennesima beffa. «I tecnici che sono arrivati – conclude l’uomo – ci hanno detto che lo strumento per rilevare le perdite era rotto. Così dopo il sopralluogo visivo sono andati via, ma non ci hanno chiarito quando sarebbero tornati. Nel frattempo l’infiltrazione nel muro di cinta è aumentata e noi temiamo danni seri». La questione dell’acqua ha riportato alla ribalta i problemi dell’area del Macelletto e di via Case, dove da anni i residenti chiedono maggiore cura del fondo stradale, devastato in più punti, ma anche una pulizia dei bordi stradali e il taglio di alberi che, ormai, hanno invaso in più punti la sede stradale.

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