Rieti candidata al Lazio Pride 2020, la consigliera Rosati su facebook: «Rischio sdoganamento pedofilia». È bufera

Lazio pride
di Giacomo Cavoli
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Martedì 17 Dicembre 2019, 13:00 - Ultimo aggiornamento: 18:35
RIETI - Rieti potrebbe ospitare il Lazio Pride del 2020, ma la consigliera di centrodestra Letizia Rosati non ci sta ed esprime tutto il suo disappunto in un post su Facebook: "Il mondo Lgbt è contro i miei valori perché nega il dato biologico da cui deriva l’identità delle persone e soprattutto i diritti dei bambini che vengono strumentalizzati a scopi di cui non si parla mai a sufficienza. Utero in affitto, sdoganamento della pedofilia, poliamore sono gli obiettivi da raggiungere. Rassicuro pertanto che tale candidatura non è stata promossa dal Comune”.

Immediato il fuoco di fila aperto dal centrosinistra, sempre su Facebook, attraverso i post dei consiglieri comunali Alessio Angelucci e Mauro Rossi, seguiti dai commenti degli altri colleghi d'opposizione.

LA SPIEGAZIONE DI ROSATI
«Le mie dichiarazioni oggetto di polemica rappresentano esclusivamente una posizione personale e nulla hanno a che vedere con l'Amministrazione comunale. Preciso, altresì, di essere stata fraintesa e strumentalizzata
poiché mai avrei potuto innescare un automatismo tra l'omosessualità, di cui infatti non ho parlato, e una pratica
orrenda e penalmente rilevante come la pedofilia». Così in una nota la consigliera comunale di Rieti Letizia Rosati.
«Mi spiace per coloro che si sono sentiti offesi nella propria sensibilità - aggiunge - non era certo nelle mie
intenzioni. Chiunque mi conosce sa che ho sempre manifestato il medesimo rispetto e considerazione per qualsiasi persona, senza distinzioni di orientamento sessuale, di razza o di religione. Restano saldi i miei principi - conclude - che mi vedono da sempre sostenitrice della famiglia naturale come, peraltro, sancito dalla Costituzione italiana».

LA NOTA DI CONTROVENTO
"Nella giornata di ieri il mondo dei diritti reatino ha ricevuto una splendida notizia: la nostra città è stata candidata per ospitare il Pride LGBTQ+ nel mese di giugno.
Non tutti però sono soddisfatti di questa buona notizia: per non perdere la patina di oscurantismo e regresso che la contraddistingue, la nostra amministrazione comunale ha immediatamente chiarito che il sindaco e la maggioranza sono totalmente estranei alla questione. Non sia mai che l'amministrazione favorisca qualcosa di vagamente progressista!
Come è evidente, tra noi e la maggioranza che governa il comune intercorre una distanza ideologica notevole che siamo pronti ad accettare quando il dibattito sui temi è ragionevole e sensato.
Quello che non possiamo proprio tollerare è il triste attacco, pieno di pregiudizi, di Letizia Rosati, consigliera comunale di maggioranza con delega alle politiche scolastiche, che scrive su Facebook:
"Il mondo Lgbt è contro i miei valori perché nega il dato biologico da cui deriva l'identità delle persone e soprattutto i diritti dei bambini che vengono strumentalizzati a scopi di cui non si parla mai a sufficienza.
Utero in affitto, sdoganamento della pedofilia, poliamore sono obiettivi da raggiungere.
Rassicuro pertanto che tale candidatura non è stata promossa dal Comune."
La signora Rosati ritiene che l'omosessualità sia un incentivo alla pedofilia.
Siamo quasi nel 2020 e dobbiamo ancora ascoltare, dalla bocca di politici che rappresentano la nostra città, discorsi d'odio, pregiudizi e supposizioni totalmente arbitrarie.
La pedofilia è un crimine odioso ed un problema gravissimo da sradicare e non ha niente a che vedere con l'omosessualità.
Siamo ancora più scandalizzati per il ruolo che la consigliera ricopre: come si possono affidare le politiche scolastiche ad un soggetto che diffonde teorie discriminatorie?
Diamo tutto il nostro sostegno alla comunità Lgbtq+ e per queste inammissibili supposizioni omofobe pretendiamo le dimissioni di Letizia Rosati.
Non chiediamo al sindaco Cicchetti di supportare un'iniziativa lontana dal suo ideale politico, ma esigiamo che prenda al più presto le distanze da questi soggetti che inquinano il dibattito politico".

IL COMUNE DI RIETI
"La posizione espressa su Facebook dalla consigliera comunale di Rieti Letizia Rosati in merito al mondo Lgbt «è sua personale, e non rispecchia quella dell'amministrazione comunale di Rieti». È quanto fa sapere il Comune di Rieti.
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