Ladri in azione in centro, svuotato il ristorante La Botte

Ladri in azione in centro, svuotato il ristorante La Botte
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Venerdì 20 Agosto 2021, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 07:54

RIETI - I ladri non vanno mai in vacanza, non hanno turnazioni orarie da rispettare e sono pronti ad agire h 24. E anche quando non trovano contanti o oggetti di valore restano comunque ladri e approfittano di quel che di buono si può portare via senza pagare. Appartengono a questa categoria i malviventi che, l’altra notte, hanno colpito in pieno centro storico, introducendosi nello storico ristorante “La Botte da Carla e Peppe”, in via San Liberatore, al civico 49.

Il bottino. Forse, erano in cerca di soldi, ma non è da escludere che il colpo sia invece stato pianificato per ripulire il locale - da decenni apprezzato per la cucina di piatti tipici della zona - dalle decine di bottiglie di vino e liquore presenti all’interno e, in questo caso, si potrebbe trattare di un furto su commissione.

Di fatto, è stata portata via l’intera cantina del ristorante. Un furto consistente, per un valore di alcune migliaia di euro.

Banda in azione. Le circostanze del colpo fanno pensare che, ad agire, siano state almeno tre persone. Due all’interno a prelevare le bottiglie e uno fuori il locale a fare da palo. E, probabilmente, si tratta di professionisti del settore, capaci di introdursi nel ristorante e svuotarlo di tutto senza fare il minimo rumore. “La Botte”, ricordiamo, si trova in via San Liberatore e tutto intorno, sopra e accanto alla sala ristorante, le cucine e il magazzino, ci sono diverse abitazioni private. Ma nessuno ha sentito nulla.

Il pertugio trovato. Secondo i primi rilievi condotti dai carabinieri della compagnia di Rieti, i ladri hanno forzato una finestra al fianco dell’entrata principale e, indisturbati, hanno poi ripulito il ristorante di tutte le bottiglie contenute. Il furto, presumibilmente, è avvenuto tra le 2 e le 3 della notte e i titolare si sono resi conto del raid ladresco solo al mattino, quando si accingevano ad entrare dalla porta principale e hanno notato come la finestra accanto fosse stata forzata. L’azione della banda - anche questa è una deduzione degli inquirenti, basata sulle circostante del colpo, il bottino prelevato e il luogo dove è avvenuto - non è stata condotta a termine in poco tempo. 

Il sopralluogo. Eppure, come detto, nessuno dei vicini si è accorto o ha udito nulla. Un colpo, infine, che sembra essere stato preparato da chi, magari, è stato a mangiare nel ristorante nei giorni precedenti per effettuare il classico sopralluogo.

I carabinieri hanno effettuato un accurato sopralluogo all’interno, utilizzando tutte le tecniche scientifiche utili a scoprire le eventuali impronte digitali lasciate dai malviventi durante la loro azione e poi confrontarle con quelle presenti nella banca dati delle forze dell’ordine. Si attendono sviluppi.

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