IL PERCORSO
Sono di casa pure a Rieti, su e giù con scalette improbabili da torri municipali e campanili in ogni angolo della Penisola, grazie alla collaborazione con Gianni Flamini, capomacchina della processione di Sant'Antonio, un «topo» non di biblioteca, ma di sacrestie e municipi. Dove c'è da sistemare un orologio o registrare una campana c'è Gianni. «Cinque anni fa provammo a risistemare l'orologio meccanico della torre comunale - dice Flamini. - Stavolta siamo passati direttamente all'apparato elettronico».
IL MECCANISMO
E' una scatoletta in acciaio azzurra: non sarà poetica, ma è efficace. «Senti? Spaccano il minuto», prosegue Gianni da via Cintia, quando le campane dell'orologio comunale battono le 7 e un quarto del pomeriggio. Se c'è una cosa che fa piazza, che fa comunità, sono le campane che suonano, che battano le ore o richiamino a funzioni religiose. Ed è una (bella) notizia che quelle del comune abbiano ripreso a funzionare. Un po' tardi, dopo cinque anni? Puntuali, però: ogni quarto di ora.
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