Dopo cinquanta anni di attività chiude al Borgo “L'Emporio dell'auto”

Stefano Costantini
di Sabrina Vecchi
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Domenica 19 Marzo 2023, 00:15

RIETI - «Non so se questa vita mi mancherà, aspetto di abbassare la serranda per capirlo». L’Emporio dell’auto chiude definitivamente i battenti, e si conclude l’attività di uno degli esercizi commerciali più antichi di Rieti. «La mia licenza porta impresso il numero 821 - dice il titolare Stefano Costantini  - la rilevai nel 1973 dalla famiglia Galassetti, con l’idea di aprire qualcosa di autonomo e solo mio». Da allora, tra Porta Romana e il quartiere Borgo, con la statua del contadino di fronte e il Palazzo della Provincia di fianco, nel negozio di Stefano è passata tutta la città.

«Erano tempi diversi, pieni di artigiani: qui nei dintorni tra elettrauto e meccanici erano una trentina, ora ne è rimasto uno solo. All’inizio i clienti erano soprattutto loro, poi c’è stato il boom dei privati. Ricordo che il materiale era soprattutto per le macchine Fiat, circa l’ottanta per cento del totale; poi la percentuale si è invertita a favore delle automobili straniere». 

Luogo di incontro. Non solo una bottega, ma anche un luogo di chiacchiere, di aggregazione, di saluti mattutini: «Si parlava di tutto, di quello che succedeva in Italia o in città. In molti si sono rammaricati per la chiusura, mi hanno manifestato un affetto che mi ha fatto piacere».

Ma Stefano, 75 anni, ha ormai deciso di godersi la meritata pensione: «Devo riposarmi nel fisico e nella testa. Sono figlio di coltivatori diretti, una famiglia che mi ha insegnato la fatica e il dovere. Ho pagato all’Inps sessant’anni di contributi, direi che ho dato! Inoltre, non riuscivo a star dietro alle nuove normative, ho capito che era tempo di godersi con più calma l’orto». 

Su e giù per la Salaria. Mezzo secolo avanti e dietro con Ornaro, quattro viaggi al giorno, qualche mezza giornata di riposo solo nella settimana di Ferragosto, una vita tra tappetini, taniche e pezzi di ricambio. «È qualche anno che penso alla chiusura, ho maturato bene la mia scelta. Spero solo di aver lasciato un buon ricordo in questa zona». Rimpianti o nostalgie? «Nessuno, le cose cominciano e finiscono. Ora ho ancora qualche giorno per riconsegnare le chiavi del locale, portare via le ultime scaffalature, chiudere le utenze».

E rendere al Comune di Rieti la licenza commerciale numero 821. «Grazie per l’attenzione, scusa se non posso darti la mano», dice Stefano mostrando i guanti unti d’olio. «E la foto non la faccio con l’insegna, perché a figura intera non va bene, sono in disordine, col camice da lavoro». Mi bevo la scusa, ma nei suoi occhi leggo il desiderio di non volerla neppure guardare, quell’insegna un po’ consunta con le scritte rosse e blu, che tra poco spegnerà la sua luce.

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