Il dj e producer reatino Simone Biscetti, in arte Simon Bayle: «Grazie alla musica ho trovato un’oasi felice»

Il dj e produttore reatino Simone Biscetti, in arte Simon Bayle
di Matteo Di Mario
3 Minuti di Lettura
Giovedì 2 Febbraio 2023, 08:34

RIETI – Duro lavoro ed impegno prima o poi ripagano. Ne è certo Simone Biscetti, in arte Simon Bayle, dj e produttore musicale reatino classe 1996, reduce dal successo del suo ultimo lavoro “Piangi un fiume”, realizzato con i colleghi Heysimo (alias Simone Sproccati che vanta collaborazioni con artisti del calibro di Salmo e Coma_Cose) e Harley (Stefano Galli) e con la voce di Nese Ikaro (Andrea Mongale). La traccia, lanciata lo scorso 20 gennaio sulle varie piattaforme digitali, è entrata a far parte dell’importante playlist “New Music Friday” di Spotify, celebre per raccogliere le migliori uscite di ogni settimana.

Simone, sono trascorsi quasi 5 anni dall’ultima volta in cui Il Messaggero ha avuto modo di intervistarla. In quell’occasione parlammo del brano “Lavoisier” partorito insieme al rapper romano Francesco Fiori, in arte The Mistnight, poi cosa è successo?

«Direi che, da quel momento in poi, sono arrivate molte soddisfazioni. Nel corso degli ultimi anni, sono maturato parecchio sia dal punto di vista artistico sia nel lato umano. Inoltre, sono riuscito a stringere importanti rapporti professionali con diverse persone, insieme alle quali sono nati progetti decisamente interessanti. Penso, tra i tanti, proprio alla collaborazione con Heysimo, Harley e Nese Ikaro, ricercata a fondo con il solo obiettivo di fare musica e strizzare l’occhio al mercato attuale».

Come ha vissuto il periodo più acuto della pandemia in cui tutta Italia si è ritrovata in lockdown?

«L’emergenza Coronavirus non mi ha di certo fermato, anzi mi ha aiutato visto che, poco prima di marzo 2020, ho vissuto un momento di difficoltà a causa di una improvvisa mancanza di ispirazione. Non sapevo bene cosa fare e quindi i mesi successivi in casa sono stati utili per poter resettare con calma tutto e riordinare serenamente le idee. Sono ripartito prima di tutto da me, ricercando nuovi spunti giorno dopo giorno. È stata una rinascita».

Ci racconta brevemente la genesi di “Piangi un fiume”?

«Certo.

Quando ho realizzato la prima demo di questa traccia avevo in mente un lavoro ben preciso, subito supportato dai colleghi Heysimo e Harley. A quest’ultimo devo dare anche il merito di aver scelto una voce perfetta e inconfondibile per questo brano, cioè quella di Nese Ikaro che, mettendosi a disposizione nella scrittura del testo definitivo, è stato veramente la ciliegina sulla torta di un progetto musicale entusiasmante. Come testimonia anche la popolarità del brano soprattutto su Spotify, “Piangi un fiume” è stato sicuramente apprezzato dagli ascoltatori e ciò ci spinge a continuare lungo la strada intrapresa».

Dalle sue parole si percepisce tanta attenzione e passione per ciò che fa ogni giorno. In generale del suo 2022 appena trascorso si può fare un bilancio positivo?

«Senza dubbio. Durante l’anno che ci siamo lasciati alle spalle, oltre alla traccia di cui abbiamo appena parlato, sono riuscito a lavorare su diverse produzioni interessanti, a seguito delle quali sono riuscito a chiudere i dodici mesi con mezzo milione di ascolti complessivi. Se ci penso, mi vengono i brividi, ma è anche una grande gioia».

Ed ora? Quali sono i progetti per il 2023 ormai entrato nel vivo?

«Mi sento pronto per alzare l’asticella, visto che ho concentrato l’attenzione su 3 EP e svariati singoli che si sommano al lavoro che sto continuando a fare per portare a termine proprio quest’anno il mio primo “Producer EP”, che definisco senza paura il progetto più importante della mia vita. Voglio dare il massimo, sperando di essere sempre supportato dalla mia forte motivazione a far bene. Grazie alla musica ho trovato un’oasi felice che voglio godermi fino in fondo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA