Rieti, inaugurata la Casa della Montagna
di Amatrice realizzata da Cai e Anpas. Foto

Il momento del taglio del nastro
di Marzio Mozzetti
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Domenica 17 Novembre 2019, 10:20 - Ultimo aggiornamento: 10:22

RIETI - Inaugurata questa mattina, sabato 16 novembre, ad Amatrice Casa della Montagna di Amatrice. Nonostante il brutto tempo, centinaia di volontari del Club Alpino Italiano e Anpas (Associazione nazionale pubbliche assistenze), hanno presenziato alla giornata, alla presenza del Presidente generale del Cai Vincenzo Torti e del Presidente di Anpas Fabrizio Pregliasco.
 

 

La Casa della Montagna, ideata da Cai e Anpas con l’obiettivo di ripartire dopo il terremoto proprio attraverso la montagna, è stata costruita dove era situata la scuola Romolo Capranica distrutta dal terremoto e ieri finalmente è entrata in piena funzione dopo l’arrivo degli arredi.

“Fino a ieri era soltanto un sogno, sembrava un’illusione. Eppure ora la Casa della Montagna è realtà -ha detto Torti- se è vero che la montagna è casa nostra, ora possiamo dire che la montagna ha anche una casa fisica, una casa che si trova ad Amatrice. Le sue porte si apriranno per tutti coloro che vogliono restare, per quelli che ancora cercano ragioni per continuare a vivere su questi monti e per accogliere chi verrà da lontano”.

“Come abbiamo dimostrato durante l’emergenza, la cittadinanza attiva e il volontariato italiano sono veloci a rispondere ai bisogni e alle emergenze -ha detto Pregliasco- con la Casa della Montagna Anpas e Cai hanno dato vita a uno strumento per fare cultura, per creare comunità, per essere resilienti di fronte alle tristezze della vita. La comunicazione e l’informazione sulla bellezza del nostro territorio e sulle opportunità di viverlo deve passare necessariamente dal conoscerne i pericoli”.

Ringraziamenti anche dal sindaco di Amatrice Antonio Fontanella, che ha spiegato come è necessario ripartire dall’ambiente e dai vertici locali del Cai, il presidente della sezione di Amatrice, Franco Tanzi e quello del Cai Lazio, Amedeo Parente. Intervenuto anche il coro Cai di Rieti, che ha eseguito alcuni canti.

La Casa è entrata subito nel vivo delle attività perché si potrà visitare la mostra documentaria sul grande alpinista italiano Riccardo Cassin (1909-2009). L’esposizione, per la prima volta proposta nell’Italia centrale, è resa possibile dalla collaborazione della Fondazione Riccardo Cassin, del Comune di Lecco e della Sezione Cai di Lecco.

Per il resto, l’edificio permanente è realizzato con tecniche di bioedilizia e priva di barriere architettoniche: su due piani con ascensore e ha al suo interno una sala multimediale per conferenze (intitolata allo scomparso presidente ANPAS Egidio Pelagatti), una zona per l’arrampicata boulder, una biblioteca, la sede della Sezione locale del Cai, una cucina e uno spazio per il ricovero dei mezzi del Soccorso Alpino e Speleologico del Cai. Al piano superiore sono presenti una camerata (12 posti letto a castello) e bagni con doccia, che rendono l’edificio un posto tappa per gli escursionisti che stanno percorrendo il Sentiero Italia CAI (che passa proprio da Amatrice) o altri itinerari.

Nella Casa della Montagna si farà formazione e informazione, a cominciare dai corsi delle Sezioni italiane del Club Alpino. Ma ci saranno anche progetti con le scuole di Amatrice e incontri legati alle più importanti attività di solidarietà e di pubbliche assistenze, tra cui il coordinamento della Protezione Civile in caso di calamità.
Realizzata da un’impresa locale di Amatrice, la Casa della Montagna è frutto della generosità non solo dei Soci del Cai e di Anpas, ma anche di tanti soggetti che hanno dato un contributo: tra questi, Itas Solidale che ha realizzato la sala boulder per l’arrampicata e Montura che ha messo in posa un pavimento con la Carta dei Sentieri di Amatrice.
Nei prossimi mesi è prevista la sistemazione dell’area antistante al portico, con la realizzazione di un piccolo anfiteatro all’aperto e pareti di arrampicata sulle due ali del prospetto principale, con le prese donate dall'associazione Climb Ap di Ascoli Piceno.

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