Coronavirus, il vescovo Pompili
celebra in solitaria tra le macerie
di Amatrice la Via Crucis

Coronavirus, il vescovo Pompili celebra in solitaria tra le macerie di Amatrice la Via Crucis
di Marzio Mozzetti
2 Minuti di Lettura
Venerdì 10 Aprile 2020, 16:15 - Ultimo aggiornamento: 18:32

RIETI - Coronavirus, una via crucis deserta, quella celebrata dal Vescovo di Rieti tra le macerie del centro storico e delle chiese di Amatrice: poi in piazza Sagnotti, al Parco Minozzi dove si trova il monumento alle vittime del sisma. Infine, passando dalle rovine dell’opera Don Minozzi e dalle casette dell’Area Anpas, Domenico Pompili ha raggiunto l’istituto scolastico.
 

 

“In questi tempi in cui bisogna restare a casa, nelle casette dei terremotati sembra di stare ancor più ristretti – spiega Pompili nelle riflessioni svolte durante l'evento tramesso su TV2000 - il nuovo campus scolastico è un presagio della rinascita che tutti noi vogliamo. Il crocefisso non rende la croce solo sopportabile ma una compagnia di incalcolabile valore. Come dice il motto dei monaci certosini. la Croce sta salda mentre il mondo gira”.

Ma Pompili, è intervenuto questa mattina anche nelle tematiche della ricostruzione: “Piove sul bagnato. Viviamo un momento doppiamente sospeso – ha spiegato al Sir - aspettiamo ancora che parta la ricostruzione. La nomina, a febbraio scorso, di un nuovo commissario straordinario sembrava essere l’inizio di una fase nuova volta alla semplificazione delle procedure. Speriamo che, appena terminata questa emergenza, la ricostruzione possa diventare un volano della ripresa: il Coronavirus è una sorta di gelata su una primavera appena intravista, frutto di qualche cantiere aperto”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA