Il Liceo Artistico rende omaggio
al suo primo direttore: l'artista
Arduino Angelucci, da lunedì
in mostra le sue opere d'arte

Un particolare della decorazione di Palazzo Potenziani
di Marco Ferroni
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Sabato 16 Marzo 2019, 16:54
RIETI - In occasione del cinquantennale della sua nascita, il Liceo Artistico "Calcagnadoro" rende omaggio al suo primo direttore: Arduino Angelucci. E lo fa dedicandogli una mostra in tre tappe: Palazzo Vincentini, sede della Prefettura, la cui sala al pianterreno fu decorata dal maestro in una fase giovanile; il Palazzo di Banca Intesa, in via Garibaldi, di cui ornò il soffitto della sala consiliare dell’allora Cassa di Risparmio; e da ultimo, ma non per importanza, Palazzo Potenziani, sede della Fondazione Varrone, dov’è allestita la mostra propriamente detta, che insieme a una selezione accurata delle opere presenta per la prima volta i cartoni preparatori dei cicli decorativi di palazzi e dimore tra Rieti, Palermo, Rapallo, Terni, Roma.

«Doveroso riconoscimento di una intera comunità scolastica - si legge nella nota diffusa dal Liceo Artistico - ad un maestro che generosamente condivise sapienza tecnica e stilistica con quei giovani talenti che per primi, sul finire degli anni Sessanta, decisero di cimentarsi in un percorso formativo artistico».

L’inaugurazione è fissata per lunedì 18 marzo alle 9 presso l'Auditorium Varrone, dove gli studenti del liceo
ascolteranno dalla viva voce dei figli di Angelucci – Zeffirina e Alessandra – testimonianze della sua esperienza umana e artistica. Alle 10,30 poi, il taglio del nastro negli spazi espositivi di Palazzo Potenziani, al quale farà seguito la visita guidata da parte degli stessi studenti nelle 7 sale in cui è scandita l’intera parabola artistica di Angelucci, con significative reinterpretazioni scritto-grafiche create dai ragazzi.

«Si tratta di un modello di fare scuola differente nella didattica formativa - recita la nota - volto ad accostare i giovani alle mostre e al museo in maniera multidisciplinare. Gli studenti sono i protagonisti e ambasciatori dell’opera di
Angelucci trasmettendola al futuro e comunicandola a modo loro con visite dedicate, letture guidate delle opere attraverso schede di sala, biografie dell’artista molto originali o rielaborate in modo fantasy, lavori grafici o pittorici che rivisitano lo stile del Maestro».

GLI ORARI DELLA MOSTRA
La mostra-diffusa dedicata ad Angelucci sarà aperta fino al 1 maggio; nella sede espositiva di Palazzo Potenziani il martedì e giovedì dalle 15 alle 18, il sabato pomeriggio dalle 16 alle 19 e la domenica dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 19. La saletta d’aspetto della Prefettura sarà visitabile solo nei giorni 19, 21 e 28 marzo dalle 15 alle 18, mentre la Sala consiliare di Palazzo Crispolti il martedì e il giovedì dalle 15 alle 17.

L’8 maggio è prevista la manifestazione conclusiva del Cinquantennale del liceo, con l’assegnazione di borse di studio con cui la famiglia Angelucci, che si è impegnata al massimo con passione e generosità, intende premiare giovani talenti in erba credendo nel valore dell’educazione e della formazione delle nuove generazioni. Si concludono così con una grande mostra che unisce tradizione e innovazione gli eventi sui 50 anni del liceo
Artistico, organizzati da docenti e studenti del liceo “Calcagnadoro” sotto la guida della dirigente scolastica Stefania Santarelli.

«Tutti si sono adoperati in una staffetta dura e coinvolgente la città, non solo la scuola. Dietro ogni evento complesso e corale ci sono l’apporto e la volontà di persone. Il Liceo Artistico è riconoscente e ringrazia tutte quelle persone e quelle Istituzioni che a diverso titolo hanno contribuito alla sua riuscita: Fondazione Varrone col presidente Antonio D’Onofrio; l’Archivio di Stato con il direttore Roberto Lorenzetti; il Prefetto Giuseppina Reggiani, Banca Intesa San Paolo, il Comune di Rieti, la famiglia Angelucci, l’Ufficio scolastico provinciale, l’associazione Domenico Petrini, l’associazione AssCulta, l’azienda Kohler–Fondo Solidarietà Lombardini di Rieti, infine il Rotary Club.
di Rieti.
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