I fatti. Qui, un idraulico di 53 anni, che vive e lavora nel centro sabino - M.P. le sue iniziali - si era recato per aiutare i familiari a svolgere alcuni lavori agricoli nell’azienda di proprietà del cognato. Doveva sistemare il macchinario che viene utilizzato per macinare i cereali per nutrire gli animali. Sarebbe dovuta essere una pratica quasi di routine che avviene con frequenza soprattutto nelle zone di campagna, nelle quali gli agricoltori sono quotidianamente alle prese con strumentazioni da riparare. Questa volta, però, qualcosa è andato storto.
Mentre stava aggiustando il mulino, insieme al nipote, per cause ancora al vaglio degli inquirenti la presa di forza del trattore al quale, per farlo funzionare, era stato collegato il macchinario, si è attivata risucchiando il braccio sinistro dell’uomo che non ha potuto far niente per liberare l’arto. I familiari, compresa immediatamente la gravità della situazione, hanno chiesto aiuto attraverso il numero di emergenza 112.
Il trasporto in ospedale. Nell’azienda sono arrivati gli operatori del 118 che, dopo aver stabilizzato il 53enne, hanno disposto il trasferimento in eliambulanza presso il policlinico Agostino Gemelli di Roma.
Arrivato nel nosocomio romano l’idraulico è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico allo scopo di riuscire a salvare il braccio sinistro, cosa che però non è stata possibile. Vista la gravità delle ferite e il quadro clinico compromesso i medici hanno dovuto eseguire l’amputazione dell’arto. L’uomo, le cui condizioni di salute migliorano di giorno in giorno, è ancora ricoverato al Gemelli.
Inchiesta. Intanto, i carabinieri della stazione di Collevecchio, intervenuti sul luogo dell’incidente cui è stato affidato lo svolgimento delle indagini, sono al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e capire cosa sia accaduto. Fondamentali saranno le testimonianze dell’uomo e dei presenti nel chiarire le cause dell’incidente nel quale il 53enne ha perso l’arto.
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