Rieti, i ragazzi del Rosatelli ricordano
lo scrittore Lorenzo Amurri: morto
nel 2016, rimase sulla sedia
a rotelle dopo un incidente a Terminillo

Amurri nel 201
di Christian Diociaiuti
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Mercoledì 17 Maggio 2017, 08:39
RIETI – La sua Apnea (così come ha chiamato il suo libro) era iniziata al Terminillo, in un terribile incidente sugli sci. A meno di un anno dalla morte, il Rosatelli torna a ricordare Lorenzo Amurri e le sue opere, “Apnea” e “Perché non lo portate a Lourdes?”. Lo fa con due familiari dello scrittore e musicista, per oltre venti anni sulla sedia a rotelle e che nel 2014 personalmente era stato a trovare gli studenti dell’istituto reatino. I ragazzi del circolo dei lettori del Rosatelli si regaleranno un incontro con Valentina e Roberta Amurri, un modo per raccontare Lorenzo e scoprirlo nonostante la sua assenza. L’evento si tiene nell’aula magna del Rosatelli alle 12 di venerdì 19 maggio.

IL LIBRO
Apnea, come ricorda Repubblica.it è “la storia di un ragazzo che si ritrova senza la terra sotto i piedi. È lo sguardo di un uomo che non si è arreso, stupendosene per primo e senza sentirsi un eroe. Sogni infranti che si sono trasformati in sogni nuovi e ancora da fare. In storie che Amurri conserva e vuole scrivere. Davanti al mare anche”. Lorenzo Amurri, morto a 45 anni, ha perso l’uso delle gambe nel 1997, a 26 anni, per un incidente sugli sci avvenuto al Terminillo; il libro - oggetto nel 2014 di un passaparola forsennato da parte dei lettori - racconta un po’ la sua storia. Il libro è stato tra i più venduti tra gli studenti italiani: l’autore incontrò i ragazzi dappertutto, fissando anche una tappa a Rieti.
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