Grande Guerra: lavoro di Rosalba Panzieri
con la Banda dell'Esercito italiano

Nella foto Rosalba Panzieri
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Domenica 12 Luglio 2015, 18:07 - Ultimo aggiornamento: 18:08
RIETI - Prima dello spettacolo sulla Grande Guerra : Noi, il pane, l'abbiamo baciato. Realizzato da Rosalba Panzieri e la Banda della Scuola trasporti e materiali dell'Esercito italiano, diretta dal maestro Fioravante Santaniello e Museo storico della fanteria. Santa Croce Effetto Notte, a cura del Mibact, della Direzione generale per il cinema italiano, Esercito italiano, Sovrintendenza speciale per i beni archeologici e culturali, Museo storico della fanteria, giunge alla v edizione, confermandosi come una delle kermesse culturali e cinematografiche più importanti del panorama nazionale.



E proprio nell'ambito della prestigiosa kermesse, andrà in scena la prima di "Noi il pane l'abbiamo baciato" scritto e interpretato dalla scrittrice e attrice Rosalba Panzieri e orchestrato dalla Banda della Scuola trasporti e materiali dell'Esercito italiano, diretta dal maestro Fioravante Santaniello.



La Grande Guerra al centro di questo spettacolo dal punto di vista inedito. Una narrazione per musica e parole a ritroso, dalla cronaca storica a quella, perlopiù inaccessa alla storia, dei sentimenti che hanno speso dentro i loro cuori i soldati in trincea.



Cosa resta di residuale di ritorno dalla trincea nella vita quotidiana ? Cosa distrugge per sempre l'orrore? Cosa dell'umano non può essere corrotto dal male? Noi siamo la nostra coscienza e questo spettacolo è un viaggio dentro le coscienze degli italiani che la Grande Guerra l'hanno vissuta in carne e sangue, alcuni tornando a casa, altri perdendo la vita per restituirla in libertà al popolo. Questo spettacolo racconta il dolore e la speranza di un Italia quotidiana, distante un secolo e attuale come la fatica degli italiani che ogni giorno impastano il pane col sidore e la volontà di un popolo mai arreso.



Uno spettacolo fuori dal coro, di profonda innovazione, in cui passato e presente si contaminano per dare alle celebrazioni delle medaglie al valore la forza di esempio, motore, energia, per costruire oggi un mondo migliore.



Parole e musica si muovono in un respiro unico, di esaltazione della memoria, attraverso la contaminazione di valori universali, che esulano dalla mera ricostruzione cronologica degli eventi. L'orchestrazione, affidata alla sapienza del maestro e della Banda della Scuola trasporti e materiali dell'Esercito italiano, maresciallo Fioravante Santaniello, racconta, attraverso la contaminazione di inni patriottici e un'ideale abbraccio di fratellanza tra esecuzioni di Vivaldi e Schubert, l'universale dolore della guerra.



Questo spettacolo, grazie alla collaborazione del colonnello Rino Postiglioni, Direttore del museo storico della Fanteria, del comando della Scuola trasporti e materiali dell'Esercito italiano, sarà portato in tour nei centri nevralgici della storia e della cultura per tutto il periodo di celebrazione della Grande Guerra.



Queste le parole del Maestro Santaniello: siamo profondamente soddisfatti del risultato artistico ottenuto dalla contaminazione di teatro e musica, passato e presente, attraverso la collaborazione con l'artist. La manda della Scuola trasporti e materiali, composta di musicisti di altissimo livello, ha sempre posto tra le sue mission la particolare attenzione a veicolare attraverso la musica, una cultura dei valori profondi a cui la società non può rinunciare"



Conclude l'autrice e interprete dello spettacolo Rosalba Panzieri: il mio pensiero va agli italiani del tempo e agli italiani di oggi. Alle nostre case, alle nostre famiglie, che sono radice di pgni atteggiamento di pace. Alla presenza fondamentale dell'uomo che amo e al fondamento dell'amore per ogni essere umano, perchè senza questo siamo prede del male. La guerra è solo una conseguenza dell'assenza di amore. Coltivare il bene oggi è l'unica risposta e l'unico dovere verso i troppi che persero tutto in guerra per restituire a noi la pace. Questa è la filosofia che ha animato la costruzione dello spettacolo, la stessa che vorrei si spargesse da questo palco alle strade del mondo.
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