Rieti, l'ex Npc Carenza a Orzinuovi:
«Prime due settimane terribili,
ora va meglio, manca il parquet,
intanto un po' di yoga...»

Giovanni Carenza in maglia Orzinuovi
di Lorenzo Santilli
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Martedì 21 Aprile 2020, 12:15 - Ultimo aggiornamento: 14:04

RIETI - A Orzinuovi, cittadina di 12.436 abitanti del bresciano, si è sviluppato uno dei focolai più violenti del Covid-19. Il numero delle vittime è impressionante, il dolore e la paura legata all'emergenza coronavirus ha messo in ginocchio l’intera comunità, come racconta a “Il Messaggero” l’ex Npc Rieti Giovanni Carenza: nel biennio 2017-2019 in maglia Zeus, da quest’anno in forza all’Agribertocchi Orzinuovi, serie A2 girone Est.

«È stato uno dei paesi più colpiti, le prime due settimane sono state terribili: si sentivano le ambulanze e c'erano morti praticamente tutti i giorni. Ora la situazione pare sia sotto controllo, anzi è migliorata moltissimo rispetto all'inizio - spiega il lungo ex tra le altre anche di Roseto, Veroli e Agropoli - Non si vede nessuno per le strade, la gente è molto attenta, si esce con mascherine e guanti. Io tra l’altro esco una volta ogni 8-9 giorni, è dura stare in casa, ma quando senti alcune cose e ti informi un po’ di più, capisci che è la cosa giusta da fare».

Giocatore di lunga militanza in serie A2, Carenza è approdato nel bresciano lo scorso dicembre, chiamato a rafforzare il roster della neopromossa Orzinuovi, con la quale era in lotta per la salvezza, ora spera in un graduale ritorno alla normalità, per poi tornare a calcare i parquet: «Non vedo l’ora di tornare in una palestra con un canestro - ammette il lungo classe 1988 - Sentendo anche i pareri dei più esperti, credo che con le dovute precauzioni si potrebbe tornare a giocare a settembre, con inizio campionato a ottobre. Ora però bisogna capire la gravità della situazione, pensare non solo a noi stessi ma anche agli altri, continuare a restare in casa e seguire il più possibile le regole».

Con la quarantena, l’ala originaria di Castellaneta, ha rispolverato vecchie abitudini e scoperto nuove passioni, come ci racconta: «Provo ad impegnare il mio tempo il più possibile, mi è sempre piaciuto cucinare, quindi provo a inventarmi qualcosa, ma gioco anche alla play con i miei compagni di squadra e ho di recente mi sono tuffato nello yoga. Ora incrociamo le dita».

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