Rieti, coronavirus, il magistrato
Giovanni Canzio
nella commissione d'inchiesta
sul Pio Albergo Trivulzio

Rieti, coronavirus, il magistrato Giovanni Canzio nella commissione d'inchiesta sul Pio Albergo Trivulzio
di Massimo Cavoli
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Martedì 21 Aprile 2020, 14:58 - Ultimo aggiornamento: 14:59
RIETI - Nella commissione di inchiesta istituita a Milano per chiarire quanto accaduto al Pio Albergo Trivulzio, dove sono deceduti a causa del coronavirus decine di anziani ospitati, insieme all’ex pm di Mani Pulite Gherardo Colombro c’è Giovanni Canzio, il magistrato che ha legato per quarant’anni il suo nome al tribunale e alla città di Rieti, della quale è stato nominato cittadino benemerito dalla giunta Petrangeli nel 2016, prima di diventare primo presidente della Corte di Cassazione dopo aver ricoperto gli incarichi di presidente delle Corti di Appello di L’Aquila e Milano.

Nomina della Regione
A indicarlo quale componente della commissione, presieduta da Vittorio Demicheli, direttore sanitario Ats Milano, è stata la Regione Lombardia (Gherardo Colombo è stato chiamato dal Comune di Milano) proprio in considerazione del lungo curriculum di giurista e di esperienza vantato da Canzio che, già nei quattro anni di presidenza della Corte di Appello meneghina riuscì a far raggiungere all’organismo giudiziario un elevato grado di efficienza operativa. La commissione avrà davanti il compito, non facile, di valutare se ci sia stata realmente una sottovalutazione dell'emergenza coronavirus nella residenza per anziani che, nel 1992, segnò l’esordio dell’inchiesta Mani Pulite, condotta dal pool del quale facevano parte gli ex Colombo e Di Pietro, con l’arresto del presidente socialista Mario Chiesa, sorpreso a intascare una tangente da un imprenditore.
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