Rieti, Gianni Rivera, il «Golden Boy»
tifa Amatrice e Cittaducale

Tito Capriccioli e Gianni Rivera con le maglie della Nazionale per l'Amatrice
di Christian Diociaiuti
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Sabato 17 Dicembre 2016, 16:48

RIETI - Il Golden Boy a Cittaducale. Gianni Rivera nel paese angioino per tifare la squadra di casa e l’Amatrice, impegnate nella prima giornata di ritorno del campionato di Terza categoria. Weekend eccezionale al San Francesco: la bandiera del Milan e della Nazionale, attuale presidente del consiglio direttivo del settore tecnico Figc, e primo pallone d’oro italiano nel 1969 ha portato maglie della Nazionale personalizzate per l’Amatrice, con grande emozione di tutti, in particolare dei ragazzi in tenuta rossoblù, a caccia del titolo in un anno particolare (nella foto la consegna al presidente dell'Amatrice, Tito Capriccioli).
 



Arrivato a piazza del Popolo a mezzogiorno in punto, in tanti hanno voluto stringere la mano a Gianni Rivera: “Posso salutare il mio mito?”, hanno detto in tanti, con ancora in testa Italia-Germania 4-3, una leggenda più che una partita di calcio. “Io sono della Juve ma la stimo”, ha detto un appassionato, che con goliardia si è sentito rispondere: “Ognuno ha i suoi difetti”. Rivera non si è sottratto a un selfie o alla firma di autografi ed ha guardato con quanti sono intervenuti il video celebrativo confezionato per l’occasione.  Ad ospitare Rivera è stata l’associazione “La Setta del Tocco” di cui fa parte anche il delegato reatino Figc Fabrizio De Tommaso, ma anche la Pro Calcio Cittaducale, sostenute dall’Aiac Lazio e dal presidente Sergio Roticiani. “Lei è l’idolo che ha fatto innamorare tutti, oltre i colori”, ha detto De Tommaso non senza emozione, prima di fare da cicerone a Cittaducale e al campo San Francesco.

I PROTAGONISTI DEL MATCH
Rivera, come detto, a Cittaducale è venuto per assistere a una partita speciale, la prima di ritorno della Terza categoria di Rieti, remake di quella dello Scopigno dello scorso 15 ottobre. Ora c’è un’Amatrice in corsa per il titolo, che per poco non ha vinto il titolo d’inverno, e un Cittaducale che getta le basi per il futuro. Rivera fa l’in bocca al lupo alle due squadre e le applaude.

Il vice capitano dell’Amatrice, Luca Piroli, è emozionato prima del match: “Giocare davanti ad una leggenda del calcio è tanto emozionante quanto entusiasmante. Sicuramente l’emozione c è, ma è uno stimolo in più per fare bella figura. Adesso ci aspettiamo un girone di ritorno al massimo, per noi questo campionato ha un doppio valore quindi lotteremo fino alla fine per portacelo a casa”. Il tecnico del Cittaducale, Fabio Monaco: “Credo che non solo per la società ma per tutto il paese, sia un onore ricevere la visita di Gianni Rivera - dice il giovane allenatore - uno dei più grandi, forse il più grande calciatore italiano di tutti i tempi. La presenza di Rivera, in occasione della partita Cittaducale-Amatrice, è un altro bell'esempio di solidarietà da parte del mondo dello sport nei confronti delle zone colpite dal terremoto, per le quali speriamo tutti in una pronta rinascita.
La presenza del Golden Boy non sarà per noi motivo di apprensione, ma sicuramente una spinta in più ad apprezzare ed amare sempre più questo sport che ci regala grandi emozioni e veri momenti di unione ed aggregazione. Il girone di ritorno? Lo stiamo preparando al di là dei risultati che verranno. Importante per noi è gettare le basi per gli anni futuri. La nostra squadra – conclude Monaco - è formata da tutti ragazzi del posto, la maggior parte giovanissimi, perché crediamo che tornare ad un sano campanilismo sia la giusta cura per affrontare le numerose difficoltà, economiche soprattutto, cui le società devono far fronte”. 

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