RIETI - La galleria del mistero. Il tunnel che doveva essere un vanto del sistema infrastrutturale italiano e che, invece, è diventato un pozzo senza fondo nel quale si perdono anni di lavori di manutenzione e, soprattutto, soldi. Trentuno milioni di euro quelli destinati solo agli attuali lavori di adeguamento e messa in sicurezza. E’ la sintesi della storia della galleria di Colle Giardino, croce e delizia della viabilità reatina, chiusa per due anni nella direzione nord, riaperta due mesi fa con tanto di pomposissima cerimonia di taglio del nastro, ma da allora mai entrata in piena operatività. Da quel 6 aprile, infatti, una delle due corsie è perennemente inibita al traffico. Con buona pace degli automobilisti costretti a subire lunghe code, soprattutto nei fine settimane e nelle ore di traffico più intenso.
L’inaugurazione. Eppure sono passati quasi due mesi dal giorno della riapertura dopo quasi due anni di lavori di adeguamento: la chiusura era avvenuta nel giugno del 2021, per effettuare lavori di ammodernamento degli impianti tecnologici.
La prima anomalia. Al primo passaggio, infatti, era balzato subito agli occhi il blocco della corsia di destra, ma si era pensato ad un problema momentaneo. Del resto anche nelle comunicazioni Anas non c’era alcuna traccia di problemi o prolungamento dei lavori. Anzi. Nel comunicato ufficiale veniva fatto il conto dei nuovi servizi installati, a partire dai rilevatori di incendi in galleria attraverso fibrolaser, per arrivare alla videosorveglianza e all’illuminazione al led, passando per il nuovo impianto di segnaletica sos.
Il sospetto. Tutto bello, ma perché quella corsia chiusa? Voci ufficiose circolate in quella giornata, riportavano la necessità di completare l’installazione di alcuni impianti elettrici: roba di poco conti, qualche giorno al massimo. E invece due mesi dopo siamo ancora con la corsia chiusa e nessuna versione ufficiale.
Altri lavori. Tornando alle comunicazioni ufficiali, l’Anas non fa mistero dell’importanza dei lavori effettuati e ancora da effettuare nella galleria di Colle Giardino. «L’investimento complessivo – si legge in una nota - è di oltre 31 milioni di euro e rappresenta uno dei più importanti investimenti di Anas per quanto concerne la dotazione impiantistica delle gallerie».
Dopo la riapertura (parziale) della canna nord, è stata chiusa quella in direzione sud, ovvero quella che va in direzione Roma. La previsione è di almeno 9 mesi di lavori, anche se per la canna nord i tempi inizialmente previsti si allungarono. A preoccupare ancora di più, però, è il risultato finale: la riapertura sarà parziale o totale? Si spera nella seconda ipotesi e, magari, alla prossima inaugurazione ci sarà una truppa meno nutrita di tagliatori di nastri.
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