Rieti, la scrittrice Gail Spilsbury
promuove il suo libro in Sabina

La scrittrice Gail Spilsbury
di Samuele Annibaldi
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Venerdì 27 Settembre 2019, 09:11
RIETI - La scrittrice Gail Spilsbury, ovvero un’americana in Sabina. Proviene da un’importante famiglia di diplomatici e artisti di Boston. Ha scritto svariati romanzi e sceneggiature, si occupa di cinema e ha girato mezzo mondo (in Italia ha vissuto a Trieste e Roma) poi è arrivata in Sabina ed è rimasta folgorata. In Sabina – e precisamente in località Caprignano, a ridosso di Casperia – ha vissuto fra il 2006 e 2009. Qui lavorava un terreno con 65 ulivi e produceva olio. Quando i figli sono andati al college, Gail è potuto tornare per scrivere e studiare, coltivando il suo grande amore per l’Italia.

IL LIBRO E LA PRESENTAZIONE

La sua esperienza in Sabina le ha spinto a scrivere Quartetto Sabino, pubblicato dalla casa editrice Fuorilinea di Monterotondo, con traduzione di Riccardo Duranti, uno dei più importanti traduttori italiani, residente a Mompeo.
Gail Spilsbury è alle prese con un vorticoso book tour – organizzato dall’editore Fuorilinea – per promuovere il suo libro in Sabina. Dopo la tappa a Toffia, Gail sarà in varie località sabine. Oggi pomeriggio a Montopoli, dove verrà accolta, presso la Biblioteca Comunale, dal vice sindaco Tiziana Concina e dal critico letterario Marco Testi. Seguirà la tappa a Torri in Sabina, domani 28 settembre alle 18 a Vescovia, dove vi saranno il sindaco Michele Concezzi e il traduttore Riccardo Duranti. Il book tour si concluderà invece a Monterotondo presso il pub Tsopela alla presenza dell’Assessore alle politiche formative del Comune Matteo Garofoli.

LE QUATTRO NOVELLE
 

Le quattro novelle sono un resoconto immaginario di una terra di grande bellezza nel quale viene “personificato il punto di vista americano”. Un processo di formazione che vede l’artista Julie Barrett – trait d’union delle quattro novelle – evolversi verso una piena maturazione emotiva, che è passaggio fondamentale per raggiungere la pienezza artistica. La Sabina è una sorta di Gita al faro – grande romanzo di Virginia Woolf sulla maturazione umana di un’artista – che rende possibile l’ispirazione artistica, quando cuore, mente e ricordi si fondono. “Ho cercato di raccontare – ha spiegato Gail Spilsbury – emozioni, sentimenti, progetti, azioni nel loro nascere sullo sfondo del silenzio che ammanta gli Appennini, dove paesi, luoghi e località abbandonati dalla gente che va via attendono di essere riscoperti e riabitati”.
Perché Quartetto Sabino è anche questo: “una nuova mappatura, geografica, orografica, ma soprattutto umana degli Appennini”.
Dopo la Sabina, Gail si sposterà a Trieste dove per i prossimi due mesi si dedicherà a tempo pieno alla scrittura. È a buon punto, infatti, il suo romanzo sulla vita di Margaret Fuller, scrittrice e pensatrice americana, che fu protagonista della Repubblica Romana sorta nel 1849 durante il Risorgimento.
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