Francesco Stefanelli e lo stop:
«Priorità a salute e famiglia,
a Rieti sono stato molto bene
e se la Npc chiamasse...»

Francesco Stefanelli
di Lorenzo Santilli
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Venerdì 17 Aprile 2020, 12:21

RIETI - A Rieti è tornato ad essere protagonista, rivelandosi un punto di forza della formazione del coach Rossi, che su Francesco Stefanelli in estate ha puntato forte, mettendolo al centro del progetto, con l'esterno toscano che ha risposto in maniera ottimale alle richieste del tecnico. Per Stefanelli quella in amarantoceleste è stata la stagione del riscatto, dopo l'ultima annata tra Tortona e Biella condizionata da troppi infortuni, a Rieti ha potuto rimettere in mostra il proprio potenziale, per un giocatore che solo due anni fa si era imposto come uno delle sorprese più importanti dell'intera A2. Ma gli infortuni non hanno smesso di perseguitarlo neanche a Rieti: la pubalgia, l'inizio in salita, poi la risposta sul campo, tanta classe e punti a disposizione della squadra.

«È stata un'ottima stagione, l'obiettivo playoff era più che alla portata, poi sinceramente sarei stato davvero curioso di vedere anche le big dell'altro girone al PalaSojourner. In quel campo lì è difficile per tutti e sono sicuro che ci saremmo divertiti ancora per un po' - mentre sulla sua stagione, l'esterno classe 1995 ammette - Sono molto contento del mio rendimento, dopo qualche problema iniziale, tutto si è risolto per il meglio. Per me è stata un'annata solida, poi è chiaro ognuno si pone i propri obiettivi, io ho fatto quello che mi ha detto l'allenatore e sono felice di come sia andata».

Anche il futuro del giocatore di San Miniato è tutto da scrivere, l'emergenza Covid segnerà i prossimi mesi del basket italiano, quindi troppo presto per parlare di una possibile permanenza a Rieti, che comunque Stefanelli non disdegnerebbe: «Sono stato benissimo, le condizioni ci sono e un discorso si farà. Ho avuto l'opportunità di incontrare persone vere e professionali, ed è chiaro che non chiuderò mai le porte - ammette l'ala piccola in forza alla Zeus - Ma è pur vero che con questa situazione cambieranno tante cose: mercati, budget e ambizioni, sarà un po' tutto da rifare. C'è l'opportunità di fare una scrematura con le squadre e livellare un po' di più i campionati. Anche per me in questo momento la priorità resta la salute e la famiglia».

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