RIETI - Quando mettere la toppa è peggio del buco. E’ quello che traspare dal tentativo di Antonio D’Onofrio, presidente della Fondazione Varrone, che cerca di giustificare la modifica allo statuto dell’ente, proposta dal consiglio di amministrazione, come eliminazione “sic et simpliciter” dell’incompatibilità per dipendenti, i loro coniugi e parenti fino al secondo grado, a rivestire la carica di segretario generale, considerato come un organo direttivo.
D'Onofrio rispondendo all'articolo de
Il Messaggero adombra il sospetto del complotto.
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OGGI, LUNEDI' 7 OTTOBRE