Rieti, il sindaco di Fara ordina:
niente più merce fuori dai negozi
E subito monta la protesta

Rieti, il sindaco di Fara ordina: niente più merce fuori dai negozi E subito monta la protesta
di Raffaella Di Claudio
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Giovedì 31 Marzo 2016, 18:41 - Ultimo aggiornamento: 19:10
FARA SABINA - Niente più merci, siano esse generi alimentari, giocattoli, casalinghi, biciclette, carrelli per la spesa, fiori, legnami, prodotti per animali, fuori da negozi: tanto su aree pubbliche che su aree private. E tra gli esercenti del Comune di Fara Sabina monta la protesta.

Da ieri i vigili urbani farensi hanno iniziato a battere le vie della prima frazione, per raggiungere pian piano il resto del comune, intimando ai commercianti di ritirare i prodotti esposti all’esterno in rispetto all’ordinanza numero 41 del 16 marzo, emessa dal sindaco Davide Basilicata “al fine di prevenire pericoli per l’igiene e la salute pubblica”.

L’ORDINANZA
Tutto sarebbe nato da ripetute segnalazioni, inviate anche dall’Ascom di Fara Sabina, che aveva chiesto provvedimenti nei confronti dei commercianti che esponevano, giorno e notte, frutta e verdura fuori dai negozi.
A generare scalpore, oggi, però è il fatto che l’ordinanza, come recita il testo del documento, ordini “di cessare immediatamente l’esposizione e la vendita all’esterno dei locali adibiti ad attività commerciale di ogni tipo di merce (alimentare e non alimentare) con l’immediata rimozione di tutte le strutture utilizzate per tale attività”. Nello specifico, il documento “vieta l’esposizione al di fuori delle vetrine e in corrispondenza degli stipiti delle porte di pertinenza delle attività commerciali, artigianali, pubblici esercizi, e attività produttive, effettuata mediante affissione sulle parti architettoniche e su serramenti mobili”.

L’ordinanza avrà una durata di sei mesi, “considerato un termine congruo per consentire un intervento capillare su tutto il territorio comunale”. E nel caso in cui non venga rispettata, gli esercenti potranno incorrere in sanzioni pecuniarie che vanno da 51, 64 euro a 516, 45 e rischiare l’articolo 650 del codice penale.

“SI SPARA SUL MUCCHIO CON UN ATTO VIZIATO SOTTO MOLTISSIMI PROFILI”
A ritenere illegittima l’ordinanza è anche il candidato sindaco di Fara bene comune, Carmelo Tulumello, secondo il quale per contrastare la scorretta esposizione di generi alimentari all’esterno dei negozi, “è sufficiente conoscere e applicare le norme”.
“In quel caso – esordisce Tulumello – bastava applicare il regolamento 852/2004 che prevede che i prodotti alimentari possano essere venduti su superfici la cui planimetria deve essere notificata alla Asl. In caso contrario ne vieta la vendita. L’altro aspetto, che attiene ancor di più all’igiene, è l’obbligo di proteggere (con teli specifici) gli alimenti. In caso di inottemperanza della legge, si agisce con la sanzione e il sequestro e in caso di reiterazione entro due anni, con la chiusura fino a tre mesi dell’esercizio. Quindi gli strumenti in tal senso ci sono, e non è necessaria l’ordinanza, viziata, che ottiene il solo risultato di sparare sul mucchio, limitando l’attività imprenditoriale dei commercianti che in caso di calo delle vendite, legate al provvedimento, possono rivalersi sull’Ente”.

Ma a questo punto, e per sei mesi, le cose resteranno così. No? “Un modo per uscirne c’è – conclude il candidato – segnalare l’accaduto alla Prefettura, chiedendone un intervento”.
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