Fara Sabina, il gruppo consiliare FaraMerita cambia nome e strizza l'occhio al Pd

Il simbolo
di Raffaella Di Claudio
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Giovedì 9 Marzo 2023, 12:23

RIETI - FaraMerita cessa di esistere, il progetto candidato alle elezioni comunali del 2020 per Vincenzo Mazzeo sindaco va in pensione lasciando il posto, nel Consiglio comunale di Fara Sabina, a un nuovo gruppo denominato “Democratici e riformisti per Fara”.

A costituirlo sono Vincenzo Mazzeo (capogruppo) e Lara Scipioni, mentre Franco Cipriani - dopo aver lasciato FaraMerita nei mesi scorsi come avevano fatto anche gli altri partiti della coalizione - risulta essere indipendente. Il gruppo, come si evince dalla denominazione che strizza l’occhio al mondo dem, si inserisce nella fase di cambiamento del centrosinistra, a partire dalla fusione tra Articolo 1 (da dove proviene Mazzeo) e Pd (dove il consigliere è pronto a rientrare) e arriva all’elezione della segretaria Elly Schlein alla guida del Pd.

“In qualità di consiglieri comunali di FaraMerita – spiegano Mazzeo e Scipioni - riteniamo simbolicamente opportuno dare corso a una nuova fase della nostra attività di opposizione attraverso la costituzione di un nuovo gruppo consiliare che assumerà la denominazione di “Democratici e riformisti per Fara”, con lo scopo di poter perseguire ancora di più nella nostra attività una missione sia di riferimento per i tanti cittadini e cittadine che condividono la nostra azione di opposizione, sia di rinnovato dialogo e confronto con le forze politiche di centrosinistra organizzate nel territorio.

Il tempo davanti a noi per costruire una reale e credibile alternativa democratica e di progresso per il nostro territorio ancora c’è, ed è questo l’impegno che con tale decisione intendiamo perseguire con ancora maggiore impegno e determinazione”.

L’operazione è guardata a distanza di sicurezza dal Pd farense da dove il segretario Alessandro Spaziani parla a suocera perché nuora intenda. "Abbiamo appreso del nuovo assetto del Consiglio –dice - che vede cambiare la composizione dei gruppi di opposizione. Si tratta di un processo che pur non riguardando il Pd, osserviamo con l'interesse che merita, avendo ben chiaro il ruolo che gli elettori riconoscono al Pd quale punto di riferimento nel costruire l'alternativa alle destre”.

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