Fara Sabina, i tormenti del centrosinistra per trovare il candidato sindaco

Fara Sabina, i tormenti del centrosinistra per trovare il candidato sindaco
di Raffaella Di Claudio
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Giovedì 9 Luglio 2020, 00:51

RIETI - Procedere con cautela. La strada che a Fara Sabina porta al candidato della coalizione di centrosinistra FaraMerita è tortuosa. Sul tavolo ci sono i nomi di Paolo Spaziani (Pd), finora il più quotato nonostante non riesca a raccogliere su di sé un parere unanime e quello di Roberto Giorgi (Sinistra italiana). Nel vertice di coalizione di martedì sera la convergenza non c’è stata. Tutto è rinviato a venerdì quando si siederà al tavolo anche il movimento Cinque stelle che potrebbe avanzare un proprio nominativoe. Intanto, sul versante degli scettici, quelli cioè che prendono tempo e vorrebbero altro rispetto a Giorgi e Spaziani ci sono i membri di Articolo uno, tra i cui sostenitori ci sono Vincenzo Mazzeo e Mario Perilli.

«A oggi – commenta Mazzeo – bisogna essere ancora più attenti alle valutazioni che si fanno. Tutti dobbiamo cercare di essere capaci, aperti e generosi». C’è chi vede frenati anche i civici di SceltaLibera. «Non siamo frenati – puntualizza Danilo Maestri - Il lavoro procede. L’intento resta quello di allargare la coalizione, confrontandoci con tutte le forze politiche che condividono sensibilità e valori progressisti. Tornare ad amministrare Fara, come del resto dimostra la dura opposizione fatta, è il nostro unico scopo. Però, per farlo si deve cambiare passo: il sindaco è la figura chiave di una squadra e alla fine il nostro sarà condiviso da tutti come del resto i temi del programma, ma ancor di più, guardando ai risultati degli ultimi anni di amministrazione, serve una squadra di consiglieri preparata amministrativamente, unita e presente sul territorio». 

Tra chi ritiene sia necessaria una valutazione complessa prima di licenziare un nome, ci sono i socialisti. «Non siamo scettici su Paolo Spaziani come persona, che ha tutto il nostro rispetto per tutto quello che ha fatto e farà – specifica Gabriele Di Carlo referente del Psi farense – Siamo al lavoro per una soluzione che può prevedere anche Paolo come sindaco, ma stiamo ragionando. Non è una questione di unità, ma è la necessità di trovare un profilo efficace a gestire un debito del genere e che faccia politiche per i giovani alla luce dei problemi economici che vivranno le famiglie. Non riduciamo tutto all’uomo. La caduta del Comune ha accelerato in maniera esponenziale i processi e essendo più partiti dobbiamo trovare la quadra». 

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