Il campo sportivo di Talocci senza
agibilità: rischio di partite a porte
chiuse per Canneto e Borgo Quinzio

Il campo sportivo di Talocci senza agibilità: rischio di partite a porte chiuse per Canneto e Borgo Quinzio
di Raffaella Di Claudio
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Sabato 20 Ottobre 2018, 17:47 - Ultimo aggiornamento: 18:07
RIETI - Il campo sportivo di Talocci, che ospita l’Asd Borgo Quinzio e l’Asd Atletico Canneto è privo del documento di agibilità. Bene che andrà, e se non cambieranno le cose, le partite di calcio, potranno disputarsi unicamente a porte chiuse. Scoppia l’ennesima bomba nell’assessorato allo Sport di Marco Marinangeli da mesi nel caos, specie per la gestione degli impianti.

La normativa sullo svolgimento degli eventi pubblici, categoria nella quale rientrano a pieno titolo le competizioni calcistiche, impone che gli organizzatori, in questo caso le società sportive, debbano essere in possesso di una serie di documenti (dal piano di emergenza e evacuazione al servizio antincendio, all’abbattimento delle barriere architettoniche).

IL PROBLEMA
In più a leggere l’istanza di Scia (segnalazione certificata di inizio attività) presentata da un tecnico per contro di Asd Atletico Canneto e Asd Borgo Quinzio emerge che “le certificazioni insite nel documento di agibilità non sono mai state consegnate” dal Comune al tecnico. Di conseguenza, quest’ultimo, nella relazione allegata alla Scia sostiene che “non è in grado di fornire indicazioni in merito al rispetto delle basilari norme vigenti di ciascuno dei manufatti di cui è composto l’impianto sportivo”. Aggiungendo di “sollevarsi da qualsiasi responsabilità in merito all’eventuale non rispondenza degli immobili alle normative”.

L’affermazione del tecnico ha spinto la responsabile del Suap di Fara Sabina a chiedere al funzionario dell’ufficio tecnico manutentivo la documentazione mancante. Ma nella nota del Tecnico manutentivo, oltre all’elenco dei lavori eseguiti, il documento di agibilità non viene citato. Senza gli atti richiesti dal Suap, prima alle società sportive poi all’ufficio tecnico manutentivo, l’istanza di Scia non può essere accolta. Le società sportive sono entrate in fibrillazione perché si sono viste negare l’autorizzazione per il primo anno. Eppure la legge sulle manifestazioni di pubblico spettacolo è in vigore da aprile 2017. Come è possibile che lo scorso anno il Comune abbia autorizzato le partite aperte al pubblico senza tali atti?

LO SFOGO DELLE SOCIETà SPORTIVE
“Ci è sempre stato detto che le partite sono eventi che terminano in poche ore con un’affluenza inferiore alle 200 persone, per questo era sufficiente presentare una relazione tecnica redatta da un ingegnere – racconta Tamara Fioravanti, presidente dell’Asd Borgo Quinzio -. Tant’è che lo scorso anno, a maggio 2018, per l’impianto sportivo di Borgo Quinzio, dove giocavamo prima, è stata presentata una Scia in tal senso ed è stata accettata. L’istanza è stata quindi presentata nuovamente per il campo sportivo di Talocci dove giochiamo quest’anno, perché il campo di Borgo Quinzio non è omologato per la seconda categoria. È stato l’ufficio impianti sportivi del Comune che ci ha detto di andare dallo stesso ingegnere che si è occupato della pratica a maggio, sostenendo di avergli detto tutto e che lui avrebbe saputo cosa fare. Così abbiamo seguito la stessa procedura, ma il Suap ci ha chiesto altri documenti. Cosa è cambiato da maggio a ottobre? Se il Comune ha parlato con il tecnico, e come detto dall’Ente, gli ha detto cosa fare, perché il tecnico l’ha fatta diversa? Di chi è la responsabilità? Ora da una parte, gli uffici che si occupano degli impianti sportivi stanno cercando di risolvere il problema, mentre il Suap, giustamente, vuole i documenti mancanti. Ma a noi piccole società sportive chi ci deve aiutare”?

LE CONSEGUENZE
“La mancanza della Scia – continua Fioravanti - non comporta solo multe da parte della Federazione, ma rischia di provocare conseguenze penali. Dobbiamo giocare a porte chiuse? Allora, come sostiene la Federazione, il Comune deve emettere un’ordinanza. Noi dobbiamo giocare sabato prossimo. Lunedì richiamerò in Comune: o il sindaco fa un’ordinanza o dovrà trovare una soluzione. Chi sta sbagliando? Il tecnico che ha fatto la reazione? il Comune che ha dato indicazioni errate? È scattato uno scaricabarili in cui a farne le spese sono le società sportive che rischiano sanzioni amministrative e penali”.

E domani, che l’Atletico Canneto deve disputare la sua partita in casa, invece, cosa succederà? Saranno ammessi gli spettatori?
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