I FATTI
“Venuti a conoscenza del problema di agibilità del campo sportivo - ricostruiscono Gabriele Picchi, Danilo Maestri e Paolo Spaziani - abbiamo cercato di venirne a capo confrontandoci con l’Asd Borgo Quinzio che aveva reso pubblica la vicenda rilasciando dichiarazioni dalle quali si desumeva che l’assessore avrebbe trovato una soluzione alla problematica. Che Marinangeli lo abbia fatto per spostare l'attenzione senza avere minimamente in testa come risolverla? Oppure, cosa ancor più grave, pensava di chiudere un occhio nonostante la posizione del Suap (che non rilascerà la Scia fino a quando non verranno consegnati tutti i documenti richiesti, ndr) sia inoppugnabile, continuando a far giocare le partite in una struttura che, a detta dei tecnici, sia comunali che no, è priva di agibilità? Possibile che l’assessore non si renda conto della pericolosità che queste forzature possono arrecare alla cittadinanza? Basta pensare a quanto successo giorni fa sotto la metropolitana di Roma. E se crollasse la struttura del Valzecchi durante una manifestazione pubblica? Di chi sarebbe la responsabilità? Invochiamo il rispetto delle regole - tuonano Picchi, Maestri e Spaziani - che questa amministrazione tende sempre a rielaborare a seconda delle necessità del momento. Sappiamo che la burocrazia è farraginosa e spesso non facilita il lavoro degli Enti, ma il nostro amico assessore sono sette anni che svolge come unica attività quella del politico: un tempo congruo per riuscire a capire quando essere elastici e quando rigidi".
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