«Non mi risulta - prosegue Claudio Ponzani - che un elicottero in volo per una verifica periodica del suo stato, a meno che non ci sia un’emergenza, possa volare a quella quota. Credo l’altezza minima sia di 150 metri e non di 3, come è invece passato sopra le nostre teste».
Intanto, la moglie di Angelo D'Angeli, l'uomo di 67 anni di Fassinoro, passeggero improvvisato del volo, tragicamente scomparso dopo la caduta, chiede che sia fatta chiarezza sulle cause che hanno provocato il decesso del marito: «La sua - spiega Marisa - è stata probabilmente una scelta d’impulso. Soffriva di vertigini, aveva il terrore dell’altitudine e non riesco a capire come possa essersi persuaso ad andare. Sicuramente si è lasciato convincere dalla certezza di essere in buone mani, visto che Idelmo Moro era un pilota con alle spalle 40 anni di esperienza».
Marisa ancora non sa cosa sia accaduto realmente durante quel maledetto volo. Per questo ha deciso di affidarsi a un legale che l’aiuti ad accertare le reali cause dell’impatto. La famiglia attende oggi l’arrivo di un medico legale per eseguire l’esame autoptico sulla salma.
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