RIETI - Alle 11.48, le campane della Cattedrale suonano a festa, Don Vito Piccinonna si siede sulla cattedra: è vescovo di Rieti. Le lacrime solcano il suo viso e abbraccia i vescovi fino a raggiungere, tra applausi e pianti di gioia, i familiari.
Dopo la preghiera consacratoria, è stato unto sul capo con il crisma, ha ricevuto in consegna il libro dei Vangeli, l’anello e le insegne episcopali, mitria e pastorale, si è insediato sulla cattedra, per presiedere poi la liturgia eucaristica e al termine, da quella cattedra, impartire la benedizione conclusiva.
“Si lo voglio”, voce decisa e squillante ad ogni domanda posta da monsignor Giuseppe Satriano - arcivescovo metropolita di Bari – Bitonto - croce di don Tonino Bello sul petto e sguardo serioso a trattenere quel “tumulto di emozioni e sentimenti che pervadono il cuore” di cui parla monsignor Satriano durante l’omelia.
“Caro don Vito – dice al suo indirizzo l’arcivescovo– Bitonto in un’omelia che non nasconde essere nel consegnarti a questa amata Chiesa, il Signore ti affida i volti e le storie che ad essa appartengono.