Rieti, coronavirus, il lockdown italiano
visto dall'Olanda. L'ingegnere
Davide Ansovini: «Sensato.
Qui? In giro ma con cautela»

Davide Ansovini
di Marco Ferroni
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Martedì 21 Aprile 2020, 10:15 - Ultimo aggiornamento: 11:23

RIETI - Il lockdown italiano per l'emergenza coronavirus visto dall'Olanda? Ce lo racconta l'ingegnere reatino Davide Ansovini, da otto anni ormai lontano dal Belpaese ed oggi residente a Leiden una cittadina che si trova a sud di Amsterdam, dove vive con la moglie Serena e la figlia Livia.

Prima di intraprendere gli studi di ingegneria che gli hanno permesso di conoscere sia Londra, che Singapore, Davide ha avuto modo di indossare anche la maglia del Rieti ai tempi di Pirozzi: in Juniores Nazionale, ma anche in prima squadra, dove esordì in un match di Coppa Italia contro l'Astrea. Poi la decisione di mollare tutto e concentrarsi su altro, lo studio in primis per provare a raggiungere gli obiettivi prefissati precedentemente. Oggi lavora per un'azienda che sviluppa nuove tecnologie chimiche e fa ricerca su campo industriale nel settore delle bioplastiche.

Davide, come state vivendo questo momento a più di 1600 km di distanza dall'Italia?
«Seguiamo ogni giorno quello che accade perché chiaramente a Rieti c'è tutta la mia famiglia: le restrizioni governative sicuramente si stanno rivelando efficaci, ma come in tutte le cose prima o poi andranno allentate perché un lockdown eccessivamente prolungato rischia di creare altri danni, specialmente sotto l'aspetto economico».

In Olanda invece, come si è organizzato lo Stato e soprattutto, c'è preoccupazione o si vive come se niente fosse?
"Qui ci sono stati dei casi, ma non c'è ancora la massima restrizione: chiaramente parrucchieri, ristoranti e tutti quei locali che in qualche modo di costringono allo stretto contatto sono stati fatti chiudere, ma in giro si può stare, l'importante è mantenere il metro e mezzo di distanza, indossare le mascherine protettive ed evitare assembramenti».

E per i mezzi di trasporto? Si viaggia regolarmente?
«Treni e mezzi urbani circolano con le dovute precauzioni, da una ventina di giorni ormai sono stati emessi dei provvedimenti che regolano il sistema-trasporto, però all'apparenza non si notano grosse problematiche».

Le restrizioni emanate dal governo olandese saranno in vigore fino a quando?
«Per il momento fino a fine aprile, ma da quello che sentiamo durante i telegiornali probabilmente verranno prorogate anche per l'intero mese di maggio. Non sappiamo ancora bene la data, però quello è il sentore».

Ti manca l'Italia?
«Beh, in Italia ci sono i nostri affetti più cari, però avendo deciso di sviluppare la nostra vita in Olanda cerchiamo di accorciare le distanze con i mezzi tecnologici: videochiamate, messaggi e quant'altro. Torniamo quando gli impegni di lavoro ce lo consentono, ma talvolta sono i nostri genitori che si fanno una passeggiata e vengono in Olanda. In questo momento è tutto fermo, ma è giusto preservare la salute di chi fortunatamente non ha contratto il virus ed impreziosire il grande dispendio di energie degli operatori sanitari che non si stanno risparmiando pur di salvare il maggior numero di vite possibile».

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